Giro di Reggio Calabria, “Rain-Man” sul Lungomare: Restrepo Valencia trionfa sotto la pioggia

Si chiude il Giro di Reggio Calabria: il colombiano Valencia trionfa sul Lungomare "Italo Falcomatà"

StrettoWeb

Mancava una corsa in Calabria, una delle Regioni più belle d’Italia”. Lo ha detto ieri, ai nostri microfoni, Valerio Conti, ciclista del Team Corratec in gara oggi al Giro di Reggio Calabria. Un ritorno, quello della corsa definita “La grande classica del Sud”, atteso per 11 anni. L’ultima edizione, infatti, si era disputata nel 2012, trionfò Elia Viviani, al via oggi con il dorsale numero 1, a 11 anni di distanza, ancora da campione in carica. Una piccola stranezza, a suo modo unica.

Ritorna una corsa ultracentenaria, organizzata per la prima volta nel 1920, mentre l’Italia si lasciava alle spalle gli orrori della Prima Guerra Mondiale. Sessantaquattro le edizioni successive che, fino al 2012, hanno visto alternarsi i successi di campionissimi come Guerra, Coppi, Bartali, Nencini, Adorni, Moser e tanti altri.

Dalla storia dell’arte alla storia dello sport la pedalata è breve. Il ciclismo, più di ogni altro sport, permette di fare promozione turistica, mostrare le tradizioni e le bellezze dei territori che attraversa. La corsa calabrese verrà trasmessa, seppur in differita, in 78 Paesi con passaggi su Eurosport e in Rai: particolare l’attenzione riservata al mercato australiano (tanti i calabresi fuorisede presenti) con la presenza della Jayco AlUla, team aussie in gara, unica squadra World Tour.

La Costa dei Gelsomini, il Parco dell’Aspromonte, la bellezza dei borghi, la storia dei Bronzi di Riace e il panorama mozzafiato del Lungomare “Italo Falcomatà” saranno trasmessi in tutta Italia e oltre i confini nazionali.

E non si tratta solo di bellezza. Il Giro di Reggio Calabria presenta un percorso interessante: 162.4 km e 1800 metri di dislivello complessivi con partenza da Riace e arrivo a Reggio Calabria, le due città simbolo dei Bronzi di Riace. Due i GPM presenti, in particolare quello del Monte Sant’Elia che Vincenzo Albanese, ai nostri microfoni, si è augurato possa essere “il più duro possibile” per permettere agli scalatori di fare la differenza.

Un percorso che soddisfa i palati più tecnici, ma uno spettacolo da vivere anche per neofiti del ciclismo e semplici curiosi in cerca di una domenica diversa. Nonostante il tempo ballerino, tanti reggini hanno visitato il villaggio hospitality di Piazza Italia per poi avvicinarsi alle transenne poste all’arrivo armati di ombrelli, cappucci e buona volontà.

Lungo rettilineo fino all’arrivo posto all’altezza dell’Arena dello Stretto. A vincere la 66ª edizione del Giro di Reggio Calabria è il colombiano Restrepo Valencia, al termine di uno splendido arrivo in volata sotto il diluvio. Grandi applausi per lui, primo ciclista ad indossare la nuova Maglia Amaranto nella successiva premiazione che ha visto l’assegnazione di ben 6 trofei. Concludono poi il podio Tivani, secondo, e Maestri, terzo. Cala il sipario sulla corsa che punta a tornare un appuntamento fisso nel calendario del ciclismo. E per l’edizione 2024 si parla già di una particolare novità…

Giro di Reggio Calabria, Della Casa: "gara intensa, sotto la pioggia, livello alto"
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