Reggina, la squadra torna al Sant’Agata mentre si avvicina il passaggio ai nuovi acquirenti: ecco chi sono | NOMI e DETTAGLI

Reggina, oggi il rientro al Sant'Agata per la squadra e i dipendenti mentre sono ore decisive per il passaggio alla nuova cordata di imprenditori che si è impegnata a rilevare il club. I dettagli

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Qualcosa si muove. Oltre le voci, anche eccessivamente ottimistiche, dei tanti “so ma non dico” che si sono rincorse in città negli ultimi tre giorni. La Reggina è qualcosa di troppo importante per Reggio Calabria e così scatena emozioni incontrollate, sia in un senso che nell’altro. La situazione della società amaranto rimane critica: la sopravvivenza societaria è legata al ricorso al Consiglio di Stato sulla riammissione in serie B, ed è quindi appesa ad un filo. L’udienza si terrà martedì prossimo, 29 agosto, a Roma dove i tifosi della Reggina stanno organizzando una vera e propria trasferta per quella che sarà la partita più difficile.

Come è ormai noto, dopo le forti pressioni dei sindaci Brunetti e Versace, Ilari si è dimesso annunciando la volontà di cedere tutte le quote. I Sindaci sono entrambi molto attivi in questi giorni per trovare la migliore soluzione per la Reggina, coinvolti personalmente da protagonisti in tutta la vicenda che vede il delicato passaggio della proprietà del club da Ilari a un nuovo gruppo di imprenditori. In tal senso si registra la presenza di Versace e Brunetti oggi pomeriggio al Sant’Agata. Dal punto di vista prettamente formale, la società – ancora nelle mani di Ilari – dovrebbe tornare a Saladini in attesa di cederla poi alle stesse condizioni dell’atto stipulato con Ilari ad un nuovo gruppo di acquirenti che si era già palesato a giugno e che Brunori, il commercialista-mentore di Saladini, aveva scartato. E’ grande il rammarico per un’operazione che si sta concretizzando adesso ma che poteva andare in porto oltre due mesi fa, evitando quest’estate così tribolata per la Reggina. Ma per le analisi retrospettive ci sarà tempo. La notizia principale è che oggi, finalmente, emerge l’identità di questi nuovi acquirenti arrivati alla Reggina tramite due figure importanti: Luigi Perri e Ivan Rizzuto.

Luigi Perri è un giovane imprenditore di Lamezia Terme, 27 anni, colto e preparato titolare di Perry Calzature, una catena di negozi di scarpe con punti vendita a Lamezia e Maida fondata dal padre. Nonostante le comuni origini lametine, non ha nulla a che vedere con Saladini. Ivan Rizzuto è di Catanzaro ed è un professionista particolarmente affermato nel settore del marketing aziendale che a Reggio è già noto perché aveva accompagnato le prime fasi dell’arrivo di Saladini alla Reggina la scorsa estate. E’ lui ad aver adunato, con la sua attività, questa nuova cordata intorno alla Reggina. Perri e Rizzuto – infatti – sono soltanto l’avamposto che la nuova cordata. L’imprenditore più importante di questo gruppo è Giuseppe Langella, campano di Nola, titolare dell’azienda G.L. Oil che si occupa di lubrificanti. Langella non è nuovo nel mondo del calcio: insieme al fratello negli ultimi tre anni ha guidato la Juve Stabia e proprio due mesi fa ha ceduto le sue quote allo stesso fratello, dopo aver contribuito all’iscrizione della squadra di Castellammare al campionato di serie C. Langella con la sua azienda ha già fatto da sponsor al Napoli di Ferlaino, al Savoia e di recente anche al Pescara. E’ molto interessato al mondo del calcio e guida un’azienda solida e molto famosa nel settore industriale e dell’automotive.

La scelta più importante (e intelligente) di questi nuovi dirigenti è quella che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni, tra domani e venerdì: intendono recarsi in Federazione per presentare il loro progetto di calcio sulla Reggina in un momento molto delicato, a pochi giorni dal ricorso del Consiglio di Stato che vede contrapposte proprio la Reggina e la FIGC. Vogliono fare, quindi, il passo più giusto già adesso che ancora sono soltanto “promittenti acquirenti“; quello stesso passo che Saladini avrebbe dovuto compiere a giugno e che invece non ha mai voluto fare ottenendo l’esclusione dal campionato per un’insensata guerra contro le istituzioni calcistiche. Dove invece Langella sa già come muoversi.

Ovviamente anche il passaggio a questo nuovo gruppo è condizionato alla riammissione in serie B, altrimenti non se ne fa nulla. Intanto la squadra torna ad allenarsi (tra i calciatori dello scorso anno sono tornati soltanto Liotti, Gagliolo, Loiacono e Aglietti, ma potranno esserci altri rientri nei prossimi giorni) con il piacevole ritorno di Nino Barillà dopo 9 anni, nella speranza che la prospettiva più rosea, cioè riammissione in serie B con contestuale nuova proprietà, possa concretizzarsi davvero. Una speranza, appunto, senza false illusioni. Perché la strada è ancora tutta in salita.

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