Sono stati sottoposti a fermo di indiziato delitto i due presunti autori materiali della strage di San Lorenzo del Vallo, avvenuta nel cosentino il 16 febbraio 2011. Rosellina Indrieri di 45 anni e la figlia Barbara di 25 vennero trucidate a colpi di arma da fuoco, rimase ferito Silos De Marco e scampo’ all’agguato Gaetano De Marco che era il fratello di Aldo De Marco, autore dell’omicidio del figlio del boss Franco Presta all’epoca latitante. Il fermo e’ stato eseguito da polizia e carabinieri. La strage avvenne a un mese esatto dal funerale di Antonio Presta, ventenne aggredito da De Marco per un parcheggio nel piazzale dove gestivano le rispettive attivita’ commerciali. Dietro il duplice omicidio Indrieri gli inquirenti della Dda di Catanzaro ritengono ci sia il mandato di Franco Presta, catturato nell’aprile scorso. Al momento tuttavia formalmente non sono stati emessi provvedimenti a suo carico. I due fermati per il duplice omicidio di San Lorenzo si chiamano Domenico Scarola di 30 anni e Salvatore Domenico Scorza di 26 anni, entrambi della zona. Le indagini sono state svolte da Carabinieri e Polizia che questa mattina hanno proceduto congiuntamente all’esecuzione dei fermi. Agli indagati viene contestato il duplice omicidio aggravato dall’articolo 7, ovvero avere agevolato il gruppo criminale a capo del quale c’e’ I, boss Franco Presta. Alle 10.30 in prefettura a Cosenza si terra’ una conferenza stampa in cui verranno illustrati i dettagli dell’indagine. Gaetano De Marco, sfuggito per caso all’agguato di febbraio, fu poi ucciso il 7 aprile 2011 mentre era a bordo della sua automobile, a San Lorenzo del Vallo. L’episodio avvalora l’ipotesi che la strage di San Lorenzo, in cui vennero uccise Rosellina Indrieri e la figlia Barbara, era una vendetta rivolta a tutta la famiglia di Aldo De Marco che nel gennaio aveva ucciso per un parcheggio il figlio del boss Franco Presta.