Ieri la dirigenza della Reggina ha comunicato all’allenatore della squadra Juniores, Tobia Assumma, l’esonero immediato. I motivi sono raccapriccianti. La Juniores è seconda in classifica, sta andando molto bene e Assumma sta lavorando egregiamente con tanti ragazzi nati nel 2007 che hanno già visto il campo in prima squadra proprio grazie al percorso di crescita da lui avviato. Assumma è un professionista esemplare, allenatore molto serio e preparato che lo scorso anno ha allenato le Giovanili della Lazio e quest’estate era richiesto dall’Inter, ma ha preferito tornare a Reggio Calabria, nella sua città, per motivi familiari.
La Reggina, quindi, continua a beneficiare delle eccellenze di questo territorio, ben oltre le proprie possibilità. Soprattutto quelle dell’attuale dirigenza, che mai si sarebbe potuta sognare di avere i servizi di un professionista di questo livello. E i nostri eroi cosa sono riusciti a combinare? Anziché tenerselo stretto, lo hanno licenziato nel modo più scorretto e con motivazioni raccapriccianti. Il motivo della decisione è legato all’autonomia con cui Assumma – che era anche responsabile della scuola calcio della Reggina – gestiva la squadra Juniores. La società, invece, pretendeva di poter decidere chi doveva giocare. Persino tra i ragazzini di 16 e 17 anni! Non solo, ma tra le varie pressioni a cui mister Assumma è stato sottoposto nelle ultime settimane, ci sarebbe anche quella – la più forte in assoluto – di imporre l’inserimento fisso tra i titolari della Juniores persino con la fascia da capitano, di un ragazzino, tra l’altro ulteriormente sotto età, che è il figlio di uno dei principali sponsor della società.
Un tifoso molto legato alla Reggina poco fa ha scritto su Facebook:
Molto strano l’esonero di TOBIA ASSUMMA,uno dei migliori tecnici del settore giovanile in Italia,dopo l’esperienza Lazio aveva deciso di ritornare a casa nella sua REGGIO,non si conoscono le motivazioni,,io dico la mia,, QUANDO ERAVAMO PICCOLI SI GIOCAVA NEI CORTILI,CHI PORTAVA IL PALLONE DOVEVA GIOCARE SEMPRE,🤔🤔chi vuole capire capisce. IN BOCCA AL LUPO TOBIA 💪💪❤️❤️
La notizia è rimbalzata in poche ore in tutta la città, e ha suscitato sgomento e indignazione. Praticamente ne parlano tutti, negli uffici e nei bar. Anche perchè Tobia Assumma è molto conosciuto e apprezzato in modo unanime. Il suo esonero non viene accettato, non in questi termini e con queste motivazioni. Persino i ragazzini della Juniores hanno protestato al Sant’Agata: ieri pomeriggio non si sono allenati e oggi faranno lo stesso. E’ una vera e propria polveriera. Assumma, tra l’altro, aveva già vissuto sulla propria pelle queste porcherie quando era più giovane ma sempre la Reggina, nel 2018 – prima dell’arrivo di Luca Gallo – pretendeva di imporre dall’alto queste decisioni legate agli sponsor sui ragazzini che dovevano giocare persino nella Primavera: per questo motivo, Emanuele Belardi in quel momento rassegnò le dimissioni.
Corsi e ricorsi storici.
Dopotutto che fosse questo il livello dell’attuale società della Reggina, su StrettoWeb ci sgoliamo a ripeterlo da oltre un anno mentre gli allocchi continuano ad illudersi che con questa proprietà e questa dirigenza possa venire qualcosa di buono.
Il solito idiota ieri si è permesso di dire che StrettoWeb “parla solo dopo che la Reggina non vince, quando vince sta muto“. All’idiota ci limitiamo a segnalare, affinché lo rilegga e apra un po’ la sua mente e i suoi occhi evitando di continuare a fare la figura del ruffiano leccapiedi a discapito della verità, come accade dall’arrivo di Ballarino, il nostro commento alla situazione della Reggina di poche settimane fa, dopo tre vittorie consecutive, nel momento migliore della stagione. Poi è stato un disastro (dentro e fuori dal campo), e non c’è bisogno di aggiungere altro rispetto a chi lo aveva detto e chi invece da due anni prende in giro la gente parlando di “super corazzata“, “lussi per la categoria” e fandonie simili:
Liberate la Reggina da questo schifo, altrimenti i dieci anni di serie D tanto auspicati da Brunetti diventeranno realtà. E su StrettoWeb lo scriviamo dal primo giorno della folle scelta dell’Amministrazione Comunale per la Fenice Amaranto. Soprattutto i politici, i giornalisti ma anche i tifosi che hanno appoggiato e continuano a sostenere questa dirigenza totalmente inadeguata alla Reggina, hanno un pezzo di responsabilità in questo disastro ampiamente annunciato. Sono loro, sostenendo e difendendo tutte le porcate di questa dirigenza, dal suo arrivo dovuto alla peggiore politica alla mediocrità di ogni decisione assunta successivamente, che stanno facendo il male della Reggina.