L’UE promuove l’Italia: via libera ai conti del paese! No, il Governo non ha “sfasciato l’economia”

La Commissione Europea ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio (Dpb) e al Piano strutturale di bilancio (Psb): Italia promossa

StrettoWeb

L’Italia ha superato la sfida: promossa. La Commissione Europea ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio (Dpb) e al Piano strutturale di bilancio (Psb). La UE, in sostanza, ritiene che il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) dell’Italia “soddisfa i requisiti” del nuovo Patto di stabilità. “Definisce un percorso fiscale credibile” per garantire che il debito pubblico sia posto su un percorso discendente credibile. Le misure “soddisfano i requisiti per giustificare un’estensione” a sette anni. Per Bruxelles il Documento programmatico di bilancio (Dpb) dell’Italia è “in linea con le raccomandazioni” grazie a una spesa netta proiettata entro i limiti previsti.

Ribaltata, in un sol colpo, la narrazione ultra-negativa della Sinistra. Secondo loro questo Governo avrebbe “distrutto i conti pubblici” e “sfasciato l’economia”. Contrapposti alla solita propaganda, poi, ci sono i fatti, e sono questi.

Gli altri paesi: bocciata l’Olanda

E gli stessi fatti dicono anche che la Commissione UE ritiene che il Piano strutturale di bilancio dei Paesi Bassi non soddisfi i requisiti del Patto di stabilità, unico tra i 21 esaminati a non passare l’esame. Bruxelles propone così al Consiglio Ue di raccomandargli un percorso di spesa coerente. Cartellino rosso ai Paesi Bassi anche sul Documento programmatico di bilancio, “non in linea” alle raccomandazioni di spesa. Giudicati “non pienamente in linea” i Dpb di Germania, Estonia, Finlandia e Irlanda per la spesa, e di Lussemburgo, Malta e Portogallo per la mancata riduzione dei sussidi energetici. La Lituania “rischia di non essere in linea” sulla spesa.

L’intervento di Paolo Gentiloni

“L’estensione del piano di medio termine italiano è legata a un piano di riforme investimenti che in parte è lo sviluppo del Pnrr e quindi molte delle riforme degli investimenti si collegano anche iniziative promosse attraverso il Pnrr. In particolare sulla transizione digitale, sulle riforme. Sugli investimenti e le riforme per promuovere l’innovazione, la digitalizzazione della pubblica amministrazione il miglioramento dei nostri sistemi educativi. Queste sono le parole che trovate nel linguaggio nostro della Commissione europea poi da italiani sapete come tradurle nelle proposte di iniziativa e di riforma”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa di presentazione del pacchetto d’autunno.

“Io voglio solo dire che la continuità delle raccomandazioni per i Paesi in questi anni ha mostrato una sua efficacia. Faccio un solo esempio: nelle raccomandazioni specifiche per l’Italia da una decina d’anni si parla di migliorare i sistemi di lotta all’evasione fiscale attraverso digitalizzazione. Sembra un riferimento vago e protocollare. In realtà è una questione molto seria e che ha portato anche diverse tensioni e contrasti nell’attualità a un miglioramento della situazione del nostro Paese. Infine, la possibilità di modulare il ritmo del consolidamento fiscale è esattamente una delle caratteristiche di questa famosa ownership dei nostri piani. Non solo per l’Italia. Ci sono Paesi come la Polonia, la Francia, che hanno parecchio variato rispetto alle traiettorie proposte dalla Commissione”, ha aggiunto.

“I progetti di bilancio per il 2025 mostrano che, in base alle nuove regole, il consolidamento non avviene a scapito degli investimenti. Allo stesso tempo, dobbiamo rimanere agili e pronti a rispondere a shock inattesi”, afferma il commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni. “Nel quadro delle nuove regole di governance economica, l’economia europea deve rafforzare la propria competitività e sicurezza per affrontare l’incertezza geopolitica”, segnala.

“Ci sono alcune regole rigide, ma onestamente non sono io quello che le ha volute, quindi se ci sono regole rigide, e non sto puntando il dito contro nessuno, qualcuno lo ha chiesto. Ora le abbiamo e penso che la Commissione e la prossima Commissione in particolare siano chiamate a implementarle”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni interpellato in conferenza stampa sul fatto che con il nuovo Patto di stabilità escano peggio i cosiddetti ‘falchi’ come Germania, Olanda o Finlandia.

La soddisfazione di Giorgia Meloni

“L’approvazione del pagamento della sesta rata del PNRR certifica il primato europeo dell’Italia, a conferma del positivo lavoro del Governo, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le amministrazioni titolari degli interventi e gli enti territoriali. Questo risultato, unitamente alla presentazione della richiesta di pagamento della settima rata, prevista nelle prossime settimane, dimostra che l’attuazione del Piano procede nei tempi previsti e nel rispetto di tutti gli obiettivi concordati a livello europeo, unici parametri di valutazione oggettivi dello stato di avanzamento del PNRR. Ringrazio il Ministro Raffaele Fitto per il grande lavoro svolto in questi anni nell’attuazione del PNRR, che ha consentito all’Italia di essere la prima Nazione in Europa per numero di obiettivi raggiunti, per risorse complessive ricevute e per richieste di pagamento formalizzate”. Così Giorgia Meloni sui social commenta la notizia.

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