A distanza di un mese si continua ancora a parlare dell’omicidio del rosarnese Antonio Bellocco, 36enne ucciso a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, e legato al direttivo della Curva dell’Inter. Ad assassinarlo, il capo ultrà dell’Inter Andrea Beretta. Per qualche anno, dopo la morte di Vittorio Boiocchi, i due – insieme a Marco Ferdico – gestivano il tifo nerazzurro.
Prima che il rapporto degenerasse negli ultimi mesi, capitava spesso che i due si confrontassero e in un’occasione – come emerge dalle intercettazioni – Bellocco confessò a Beretta il suo passato nella Curva della Reggina, squadra della città di cui era originario. “Se mi vedi allo stadio faccio paura, distruggo tutto, non riescono a trattenermi. Mi piace fare gli scontri, sono malato di queste cose, mi piace spaccare le teste, sono un po’ psicopatico. Sono stato 10 anni in Curva per seguire la Reggina e ho fatto qualsiasi cosa, pensa che chiudevamo i tifosi dei paesi vicini negli scompartimenti dei treni e svuotavamo dentro gli estintori per costringerli allo scontro”, si legge su Fanpage.