Manovra, è ufficiale: Mattarella firma il testo. Sono 144 articoli: misure, provvedimenti e reazioni

Il testo della Manovra del Governo è stato firmato da Mattarella e depositato alla Camera. Contiene 144 articoli: tutti i provvedimenti

StrettoWeb

E’ ufficiale: il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato la Manovra del Governo. Il testo è stato depositato alla Camera. Contiene 144 articoli, che comprendono le misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa.

Le misure

TETTO AI COMPENSI – I compensi corrisposti agli organi amministrativi di vertice degli enti e degli organismi che rientrano nell’elenco Istat individuati con Dpcm, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro giugno 2025, nonché degli enti, organismi e fondazioni che ricevono, “anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma”, contributi a carico della finanza pubblica, “non possono superare il limite dell’importo annuo corrispondente al 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al primo presidente della Corte di cassazione”. Lo prevede il testo della legge di bilancio in cui si specifica che la norma vale per le nomine a partire dal primo gennaio 2025.

LOTTO E SUPERENALOTTO – Dal 2025 nella giornata di venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto. Se tale estrazione aggiuntiva ricorre in un giorno di festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale sarà posticipata al primo giorno feriale successivo ovvero, in casi eccezionali, è anticipata al primo giorno feriale antecedente, con provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle dogane, garantendo la continuità progressiva dei concorsi. Il Fondo per le emergenze nazionali è incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

SPESE SANITARIE – Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla Manovra al fine di conseguire risparmi di spesa. Lo prevede il testo del Ddl bilancio depositato dalla Camera. “Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese, le spese sanitarie detraibili” e gli oneri “sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024. Ai fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”, si legge.

DETRAZIONI FISCALI – Al via il riordino delle detrazioni fiscali in base al reddito e parametrate alla composizione del nucleo familiare. Il riordino interessa i redditi superiori a 75.000 euro e una ulteriore stretta è prevista per i redditi sopra i 100.000 euro. Nulla cambia per i redditi inferiori a 75.000 euro. La manovra fissa un tetto base all’ammontare delle spese detraibili, che è pari a 14.000 euro se il reddito complessivo supera i 75.000 euro e a 8.000 euro per i redditi sopra i 100.000. L’importo base va poi moltiplicato per un coefficiente in base alla composizione del nucleo familiari: 0,50 se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico, 0,70 con un figlio a carico e 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico. Il coefficiente è pari a 1 se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli o almeno un figlio ha disabilità. Le spese sanitarie sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese detraibili

CALENDARIO DI ESAME DELLA MANOVRA – L’esame della manovra quest’anno partirà dalla Camera, in base al principio dell’alternanza. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento – secondo quanto viene riferito – dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l’8 e il 10 novembre. Tre i relatori di maggioranza: per Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli, per FI Mauro D’Attis e per la Lega Silvana Comaroli.

LE PENSIONI MIMIME CRESCONO DI 3 EURO – Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell’1,3% nel 2026. Quest’ano scadeva l’aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio per il 2024. Le pensioni arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali perché la base di calcolo è quella precedente all’aumento del 2,7% dato l’anno scorso maggiorata con il recupero dell’inflazione pari all’1%.

CRIPTO – Stangata in arrivo nella manovra 2025 per i possessori di ‘cripto attività’: l’imposta sostitutiva per le plusvalenze “e gli altri proventi” derivanti da investimenti in asset come Bitcoin, Ethereum o Litecoin, ma anche Nft (Non-fungible token), passerà dal 26 al 42%. E’ quanto si legge nel testo della legge di bilancio, depositata questa mattina alla Camera dei deputati. La conferma della nuova aliquota è contenuta nel secondo comma dell’articolo 4. Al primo comma, invece, si prevede la rimozione del tetto dei ricavi per le imprese di servizi digitali: “Sono soggetti passivi dell’imposta sui servizi digitali i soggetti esercenti attività d’impresa che realizzano ricavi derivanti da servizi digitali […] nel territorio dello Stato”.

Sui propositi di forte aumento della tassazione sul Bitcoin “io capisco che qualcuno protesti, perché si era abituato a una agevolazione, ma mi domando: perché dovrebbe esserci una tassazione agevolata su una forma di liquidità incontrollata? Perché le istituzioni dovrebbero dare questo trattamento di favore?”. Così il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, durante un seminario con la stampa a Firenze. “Le istituzioni vogliono la tracciabilità di tutto e tassano ciò che è tracciabile. Di conseguenza cercano di tracciare il più possibile anche il Bitcoin. “Peraltro – ha notato Patuelli – il Bitcoin ha accelerato anche la diffusione delle varie forme di monete digitali”.

Le precisazioni di Giorgetti

Si amplia la platea dei lavoratori che, con la prossima manovra, beneficeranno degli effetti del taglio del cuneo fiscale. Ad annunciarlo, durante una iniziativa della Lega, è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che fa sapere che salirà da 35mila a 40mila euro la soglia di reddito interessando, così, 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto ai 13 già toccati dalla misura attualmente in vigore.

Tra le novità della prossima legge di bilancio ci sarà anche l’aumento dei fringe benefit per i nuovi assunti che accettano di traferire la loro residenza oltre i 100 chilometri e far aumentare la mobilità del lavoro. Per loro, fa sapere Giorgetti, il bonus fiscale sarà fino a 5mila euro. Per le pensioni minime, intanto, dovrebbe essere confermato l’incremento del 2,7% oltre all’inflazione.

“Tenevo a dirvi, sia da parte mia, che da parte del ministro Giancarlo Giorgetti che siamo ben consapevoli delle difficoltà che state incontrando nel gestire l’operazione del concordato, ma ci diventa impossibile, non per cattiva volontà nostra, aderire alla vostra richiesta di differire questo termine”. Parola del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenuto con un videomessaggio, al convegno alla Camera di quattro sindacati dei commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc, Unico), sulla scadenza del 31 ottobre. “Situazioni oggettive legate alla Legge di Bilancio” impediscono al governo di concedere la proroga della scadenza del concordato preventivo biennale, fissata per l’ultimo giorno del mese di ottobre.

Le reazioni

“Non siamo felicissimi – sottolinea senza mezzi termini il capogruppo di FI in commissione Bilancio al Senato, Dario Damiani – del tetto agli stipendi dei manager pubblici. In questi anni, proprio a causa del tetto, molti manager hanno lasciato la pubblica amministrazione per le aziende private. Serve una riflessione”. E se FI fa capire che proverà a modificare questa misura la Lega, dal canto suo, annuncia che proporrà modifiche al decreto fiscale collegato.

“L’anno scorso grazie alla Lega – rivendica il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli – si è provveduto a rateizzare il maxi-acconto di novembre 2023 per i contribuenti. Quest’anno l’obiettivo è non solo rendere strutturale la misura ma anche estenderla ai contributi Inps”.

I partiti, anche di maggioranza, inoltre, si concentrano anche sulle possibili modifiche al ddl concorrenza. E arriva un emendamento bipartisan per prorogare l’entrata in vigore da gennaio della polizza obbligatoria anti-catastrofi per le imprese introdotta con la scorsa legge di bilancio. Il tentativo parlamentare di posticipare di un anno è bipartisan (a chiederlo sono FI, M5S, IV, gruppo Misto e Noi Moderati). Una proposta simile era stata avanzata da FdI nell’esame del dl omnibus, ma l’emendamento era stato poi ritirato. Nel pacchetto delle proposte di modifica alla legge annuale sulla concorrenza c’è anche chi propone di estendere la platea del concordato. Due emendanti identici di M5s e FI chiedono, infatti, di ammorbidire una delle condizioni ostative per l’adesione alla misura. L’ipotesi avanzata è quella di alzare dal 40% al 65% la percentuale di redditi derivante dall’esercizio d’impresa o di arti e professioni conseguiti ma esclusi dalla base imponibile oltre la quale non è possibile aderire. Si tratta di una proposta che, anche qualora approvata, non potrebbe comunque entrare nell’attuale concordato a cui è necessario aderire entro il prossimo 31 ottobre. La Lega chiede, infine, di permettere ai clienti vulnerabili attualmente nel servizio elettrico di maggior tutela di accedere alle tutele graduali, dove – al momento – si riscontrano condizioni di mercato vantaggiose.

La vicenda balneari

Da capire, poi, tra i temi aperti, come finirà la vicenda balneari. Per il momento, infatti, restano accantonati gli emendamenti al decreto infrazioni che trattano questo tema. Il centrodestra lavora ancora, infine, sulla norma cosiddetta salva-Milano. E’ stato depositato in commissione Ambiente ma è ancora in valutazione un emendamento di Fratelli d’Italia a prima firma di Fabrizio Rossi riguardante, tra le varie cose, una interpretazione autentica delle norme per le quali la magistratura ha deciso una serie di blocchi di cantieri edilizi milanesi in base al fatto che alcuni interventi, anche solo di ampliamento o ricostruzione, erano stati realizzati sulla base di una semplice SCIA.

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