Al via lunedì 8 luglio il quinto cantiere del CIS (Contratto istituzionale di sviluppo) “Cosenza Centro storico”. Si tratta del rifacimento di tutti i sottoservizi di un’area ben delimitata che va dai piedi del Castello Svevo, sul Colle Pancrazio, fino agli argini del fiume Crati. “L’intervento “Sottoservizi” – sottolinea il Sindaco Franz Caruso – ha come obiettivo l’eliminazione di una delle maggiori criticità che angustiano il centro storico cittadino e cioè lo scorrimento superficiale, tra i vicoli dell’area compresa tra via Vittorio Emanuele e Corso Telesio, di ingenti volumi d’acqua“.
“A causa della mancanza di opere di raccolta in numero sufficiente (griglie e caditoie) e del malfunzionamento di quelle esistenti, le acque convogliano superficialmente, senza svolgere attività di captazione e raccolta. E’, questa, – ha aggiunto Caruso – una delle problematiche che per anni ha suscitato il legittimo malcontento non solo della popolazione residente, ma anche dei visitatori e dei turisti e che oggi noi, grazie al cospicuo finanziamento che il CIS ha destinato a questo intervento (circa 8 milioni e 766 mila euro) intendiamo risolvere una volta per tutte”.
Proprio su Corso Telesio (all’altezza del Duomo) grossi volumi d’acqua, associati alle forti pendenze rilevate nell’area, determinano notevoli disagi per i residenti e tutti coloro che transitano in quei luoghi. Con l’intervento promosso dall’Amministrazione comunale si opera, dunque, una vera e propria inversione di rotta, in quanto il sistema attuale di raccolta delle acque bianche indirizza le acque delle zone a monte del centro storico, convogliandole verso il fiume Crati ed il fiume Busento, attraversando tutto il centro storico e raccogliendo ingenti quantità verso i collettori principali”.
“Per ridurre la pressione su queste condotte, in alcuni tratti sottodimensionate o addirittura miste con le acque nere, sono stati inseriti lungo il tracciato dei sistemi di sezionamento. Questo fa sì che venga, appunto, avviata a soluzione una delle maggiori criticità riscontrate, vale a dire l’eccessivo scorrimento di acque superficiali che non riescono ad essere captate dall’attuale sistema di raccolta, insufficiente e sottodimensionato”.