“Tutta la Provincia di Reggio Calabria soffre la sete e l’Amministratore unico della Sorical dichiara che sarà un’estate difficile, per quanto riguarda la fruizione del servizio idrico, stante la siccità. Invita peraltro i Sindaci ad emettere ordinanze che limitino o vietino l’utilizzo dell’acqua. Posto che il nostro territorio subisce da almeno un anno l’assenza di piogge e la diga del Menta è in calo del 47% della massima capacità di invaso, è pur vero che la carenza d’acqua su Reggio e Provincia è un problema strutturale datato mezzo secolo, dunque la siccità è solo un’aggravante”. Comincia così la nota del coordinatore provinciale del PRI (Partito Repubblicano Italiano), Gabriella Andriani.
“I Repubblicani hanno condotto un’atavica e costante battaglia sull’assetto idrico-potabile dell’intera provincia, il cui progetto globale non può riguardare solo l’utilizzo d’acqua bensì una corretta ed efficiente programmazione la quale, evidentemente, non è stata mai compiuta. Gli schemi idrici che interessano il territorio metropolitano sono ben quattro: il Menta, il Metrano per Rosarno, il Lordo a Caulonia ed il S.Antonio sul versante ionico. Essendo Reggio Calabria città metropolitana, l’integrazione tra i 4 invasi non potrebbe realizzare un progetto unico risolutivo?”, si legge ancora.
La desalinizzazione
“La nostra Terra è peraltro sul mare e si potrebbe pure pensare, ove necessario, alla tecnica eventuale di desalinizzazione, per trasformare l’acqua marina in acqua potabile, così come è stato realizzato sull’Isola d’Elba. Lungi da me inoltrarmi su aspetti tecnici che non mi competono, ma è innegabile che siamo di fronte ad una situazione grave che si riflette negativamente sulla qualita’ della vita dei cittadini. L’inadeguata e/o tardiva programmazione del Piano Acqua non ha consentito di prevedere soluzioni alternative a ciò che oggi è divenuto “emergenza”, aggiunge Andriani.
“Indubbiamente necessitano i fondi ma già due anni fa, nell’ottobre del 2022, il Presidente della Regione Occhiuto ha sottoscritto un protocollo d’intesa col Governo relativo a 29 milioni di fondi PNRR, per il completamento dello schema idrico del Menta. Non si può, inoltre, non condividere la nota apparsa qualche giorno fa sulla stampa con cui l’avv. Cuoco, Presidente nazionale dei Consumatori , lamentava il venir meno del servizio idrico per il quale, legittimamente, si dovrebbe applicare la revisione delle tariffe a carico dei cittadini. L’acqua è il bene primario e la soluzione, acchè sia regolare la sua fruizione, è prioritaria ed urgente. Bene che ci siano confronti e concertazioni tra istituzioni ma va costituito immediatamente un tavolo tecnico- operativo per passare dalle parole ai fatti“, si chiude la nota.