Un momento di imbarazzo diventato virale. E’ quanto accaduto durante una seduta della Commissione parlamentare antimafia. Nel corso dell’intervento di Raffaele Cantone, si sono sentiti dei gemiti provenienti da un microfono lasciato acceso da qualcuno collegato da remoto. I più hanno subito pensato a un orgasmo, quindi magari a una scena hot o a un video spinto fatto partire da chi era collegato. “Stiamo forse interrompendo qualcosa di importante”, ha detto sarcasticamente Andrea Orlando, mentre il Presidente della Commissione Chiara Colosimo ha aggiunto: “c’è un audio acceso da casa”. In tutto ciò, ormai la situazione era chiara, smorzata dalle risate generali dei presenti.
A chi però pensava, o era sicuro, si trattasse di un orgasmo, ci ha pensato il senatore Pd e membro della Commissione Walter Verini a fare chiarezza. Quello, in pratica, era un gemito di dolore. “Era un parlamentare che da lungo tempo è malato e che ha avuto una forma di dolore vero – ha spiegato Verini – Abbiamo saputo che questa persona aveva lasciato il microfono acceso, da malato assiste agli incontri e magari scrive perché non può parlare”.