Stefano Bandecchi, Massimo Ripepi e l’ignoranza del popolino pallonaro

Il dibattito politico-calcistico a Reggio Calabria raggiunge il fondo sull'annuncio dell'arrivo di Stefano Bandecchi in città tra un mese e mezzo: clamorose accuse complottiste dei tifosi schierati politicamente, eppure l'imprenditore si era interessato alla Reggina esclusivamente per lo stimolo avuto dal Consigliere Delegato allo Sport dell'Amministrazione Comunale Gianni Latella!

StrettoWeb

Massimo Ripepi è un consigliere comunale di opposizione al Comune di Reggio Calabria. Uno dei pochi, se non l’unico, che da sempre intraprende una vera battaglia politica all’Amministrazione di Centro/Sinistra che da più di nove anni governa la città. Stefano Bandecchi è uno degli imprenditori più importanti d’Italia che tre mesi fa ha provato a rilevare la Reggina su specifica richiesta di quella stessa Amministrazione Comunale di Centro/Sinistra, a cui Ripepi si oppone politicamente. In un convulso e se vogliamo drammatico capovolgersi degli eventi, quell’Amministrazione ha beffato, offeso e umiliato Bandecchi che ha un certo caratterino e ha deciso di vendicarsi: lo ha fatto annunciando una candidatura del suo movimento civico alle prossime elezioni comunali a Reggio con, candidato a Sindaco, proprio quel Massimo Ripepi che più di tutti si oppone all’Amministrazione cittadina e in modo particolare s’è battuto per la vicenda della Reggina.

Questi, i fatti. Poi c’è il popolino, soprattutto quello del mondo pallonaro (inteso come interessato al calcio, chiaramente), in cui brulica l’ignoranza. E la realtà si capovolge in un mix di complottismo e isteria. La gente parla, blatera più che altro, infiamma le polemiche: “ma allora Ripepi ha fatto quella battaglia sulla Reggina perchè era già d’accordo con Bandecchi“? Ma d’accordo su cosa, prego? Bandecchi e Ripepi neanche si conoscevano fino a due mesi fa. Si sono conosciuti proprio per lo scandalo dell’Amministrazione Comunale sulla Reggina, trovandosi sullo stesso fronte: uno perchè escluso dal bando a cui aveva partecipato su richiesta della stessa Amministrazione, l’altro perchè da oppositore politico ha contestato la scelta – ampiamente controversa – che ha visto l’Amministrazione assegnare la squadra al candidato di gran lunga inferiore, sia economicamente che sportivamente, rispetto alla cordata di Stefano Bandecchi.

Questi fatti sono ampiamente documentati, scritti nero su bianco e mai smentiti: a ricostruire minuziosamente la storia, le motivazioni e le origini dell’interesse di Stefano Bandecchi è stato in un’intervista a StrettoWeb il Consigliere Comunale delegato allo Sport, Gianni Latella. Nell’intervista, che risale al 27 settembre, Latella ricostruiva chiaramente, passo passo, come fosse stato lui stesso a convincere Bandecchi a candidarsi per la Reggina evidenziandogli la sua grande preoccupazione che il bando andasse deserto. Quando Bandecchi si è presentato al bando comunale per avere la Reggina, quindi, neanche sapeva chi fosse Ripepi (e viceversa), e anzi arrivava a quel bando proprio su sollecitazioni dell’Amministrazione Comunale di Centro/Sinistra (cui Ripepi si oppone da anni).

Tutti sanno che quella stessa Amministrazione, non senza feroci liti interne, ha poi scelto La Fenice Amaranto del catanese Nino Ballarino, da cui Brunetti è rimasto folgorato. E così Ripepi ha fortemente cavalcato il malcontento su una scelta più che controversa, logicamente inspiegabile, raccogliendo il sostegno dei tifosi per perseguire una battaglia in difesa della Reggina. Ripepi ha fatto il politico, opponendosi alle scelte dell’Amministrazione come fa su tutto da tanti anni. Ha fatto il suo lavoro. Bandecchi, dal canto suo, non l’ha mandata giù: “prima mi chiamate per un bando e poi mi bocciate facendo vincere uno infinitamente meno valido e ricco di me?” ha detto più con grande amarezza nelle ore e nei giorni successivi alla decisione dell’Amministrazione. Bandecchi non è uno spirito evangelico: la sua personalità non si accosta particolarmente da vicino al dettame “Porgi l’altra guancia” e dopo quella beffa ha ancora il sangue che gli bolle nelle vene. Al punto che già il 23 settembre in un’intervista a StrettoWeb assicura: “lo sgarro che ho subito a Reggio Calabria sarà pagato politicamenteannunciando la candidatura a Sindaco per vendicarsi di Brunetti & company. Tutto questo è maturato dopo la beffa del bando della Reggina. Mai, ovviamente, se Bandecchi avesse vinto quel bando, avrebbe fatto politica a Reggio. Tantomeno contro l’Amministrazione che a Reggio lo aveva portato e voluto.

Nessun accordo pregresso con Ripepi, quindi. Anzi. La decisione di candidare a sindaco proprio Ripepi, Bandecchi la maturerà col tempo. Nelle settimane successive. E infatti la annuncia il 15 Ottobre, più di 35 giorni dopo lo “sgarro” del bando, per giunta in piena notte su Instagram e senza che lo stesso Ripepi ne sapesse nulla. Quando si è svegliato la mattina s’è visto travolto da messaggi e telefonate, lui che Bandecchi non l’aveva ancora neanche mai incontrato personalmente. Neanche una volta!

Un matrimonio nato proprio a valle del caso Reggina, non certo a monte. E nato proprio per la scelleratezza dell’Amministrazione e delle sue scelte, che hanno determinato un malcontento tale da riversarsi nello spirito della città dallo sport (tifoseria) alla politica. E’ stato Brunetti, con la sua scelta, a creare il suo futuro nemico politico nell’insolita coppia Bandecchi-Ripepi. Insolita perchè Ripepi evangelico lo è eccome, anche se in consiglio comunale e nell’attività politica non lo dimostra. Ma nella vita è Pastore di una comunità cristiana tra le più importanti della città. Il 20 gennaio ci sarà il primo incontro pubblico a Reggio Calabria tra Bandecchi, Ripepi e la città che è già in fermento per quest’avventura politica che desta grande curiosità dopo che è nata dal malcontento per la scelta sulla Reggina, ma che nulla ha più a che vedere con il calcio. Bandecchi viene a Reggio per vendicarsi di quell’Amministrazione che l’ha umiliato, Ripepi è il suo strumento politico per ottenere un risultato basato sulla più dirompente alternativa nata dall’opposizione alla lunga stagione politica di Falcomatà.

Se questo li porterà al successo e se sarà un bene per la città oggi nessuno può dirlo. Di certo c’è la storia recente che non si può capovolgere e l’alleanza politica Bandecchi-Ripepi non è certo arrivata prima dello scandalo della Reggina: è nato tutto dopo, ed è l’ennesimo risultato della sciagurata scelta di chi ha deciso di affidare la squadra della città alla Fenice Amaranto. Se a qualcuno quest’accordo, quest’alleanza, questa candidatura e questi politici non piacciono, può prendersela con l’unico e solo responsabile che li ha generati: l’Amministrazione Comunale che ha dato la Reggina alla Fenice, distruggendo il calcio in città. Altrimenti non solo oggi la Reggina sarebbe molto più forte, solida e proiettata ad un futuro ambizioso, con una tifoseria unita, compatta ed entusiasta, ma nessuno di questi protagonisti (Bandecchi, Ripepi) avrebbe operato quest’accordo. Anzi. Bandecchi sarebbe il Presidente osannato della squadra della città e i vari Falcomatà, Brunetti, Versace e Latella rivendicherebbero con orgoglio ogni giorno di averlo scelto mettendo il cappello sui risultati virtuosi della squadra, mentre Ripepi non avrebbe avuto nulla da contestare e sarebbe rimasto ad occuparsi di piste ciclabili e altre piccole beghe di quartiere. Attenzione, quindi, a capovolgere la frittata: tutto quello che è successo è nato dalla sciagurata preferenza per la Fenice. Non certo il contrario.

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