Reggina, Brunetti sbigottito da Ilari: “gli investitori ci sono eccome, i nomi sono quelli. C’era il preliminare, questi stanno giocando col fuoco…”

Reggina, il sindaco f.f. Paolo Brunetti parla ai microfoni di StrettoWeb dopo la clamorosa presa di posizione di Ilari che ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna richiesta di acquisizione

StrettoWeb

Credo che ci sia qualcosa che ci sfugge”. Paolo Brunetti, Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria, è confuso e perplesso dopo aver letto la dichiarazione di Manuele Ilari con cui l’attuale proprietario della Reggina afferma di non aver ricevuto alcuna richiesta di acquisizione del club. “Io stesso – afferma Brunetti ai microfoni di StrettoWeb – ho indirizzato a Ilari persone che si erano rivolte a me per l’acquisizione della Reggina, e so anche che poi si sono sentiti perchè l’ho verificato. So anche di altri soggetti che si sono rivolti a lui. Poi, se non si sono messi d’accordo sulle cifre e sui dettagli non lo so e non mi riguarda, ma che non abbia avuto alcuna richiesta di acquisizione mi sembra molto strano. Le notizie che avevo io e che avevamo tutti noi erano molto diverse, sapevamo fino a ieri sera che il passaggio era imminente alla nuova cordata di imprenditori”.

Brunetti non ne può più di tutta questa storia e l’intervista diventa una sorta di sfogo: “Ilari – prosegue il primo cittadino – a noi aveva detto che avrebbe fatto un passo indietro già da sabato scorso, subito. Appena siamo andati lì a San Gregorio di Catania ad incontrarlo, lui stesso subito ci ha detto che non c’erano le condizioni per continuare, che lo avevano mollato tutti quelli che aveva dietro e che aveva già deciso di cedere. Noi abbiamo semplicemente detto ok, invitandolo a stare attendo a darla a chi aveva un progetto credibile e su solide basi finanziarie. Ci siamo salutati e mi ha promesso che mi avrebbe tenuto al corrente, e invece io da quel giorno a Ilari non l’ho mai più sentito“.

Domenica – continua Brunettiha fatto quel comunicato che non so come definire. Ha detto che si dimetteva, ma da cosa si doveva dimettere? Uno si dimette dalla sua proprietà? Io sono rimasto esterrefatto. Ha fatto tutto lui e continua a fare tutto lui, mettendo in giro voci che avrebbe deciso di mollare dopo l’incontro con i Sindaci invece non è così, lui lo aveva deciso già prima e a noi lo ha solo comunicato. In quella nota stampa che ha pubblicato domenica sul sito della Reggina ha anche detto che avrebbe ceduto la società a investitori che saranno condivisi con le istituzioni, ma noi non dobbiamo convididere nulla, non funziona così, io non vendo società nè ne acquisto. Io rappresento la città che pretende che ci sia un acquirente affidabile, se qualcuno mi vuole chiedere cosa ne penso posso dire – se ho gli elementi – se ritengo quella persona o quel gruppo di persone credibili o meno, ma non sono io a decidere cose private. Ma a me in questi cinque giorni nessuno ha sottoposto nulla, nessuno ha chiesto nulla. Al contrario, qualcuno si è presentato da noi e noi lo abbiamo indirizzato da Ilari. E abbiamo verificato che siano entrati in contatto“.

Brunetti aggiunge: “Sono rimasto sempre aggiornato tramite Taibi, da cui ho avuto aggiornamenti positivi fino a ieri sera. Si parlava di una firma imminente. Ieri sono stato al Sant’Agata proprio con Taibi, si parlava assiduamente di questo preliminare, qualcuno diceva già firmato, con la nuova cordata di professionisti. I nomi li ho letti sui giornali ma anche io informalmente sapevo che c’erano questi stessi nomi. Adesso che Ilari dica che non c’è nessuno mi sembra tutto molto strano. Sono preoccupato, molto preoccupato perchè questo signore mi sembra instabile, dice una cosa con un comunicato stampa e poi la smentisce il giorno dopo. Non so più cosa pensare, non so cosa c’è dietro, cosa ci sta sfuggendo. Può anche essere che ci siano motivazioni valide che io non riesco a percepire. Non so più cosa pensare“.

Brunetti è rammaricato che questa situazione si sia creata proprio pochi giorni prima dell’udienza del Consiglio di Stato: “Noi lo abbiamo detto in questi giorni che serviva una società credibile per presentarsi al Consiglio di Stato con un progetto serio. E intendevamo proprio questo. Non che io devo condividere chi siano gli investitori, io non devo condividere proprio nulla. Io mi auguro di non doverlo fare mai, ma se dovessi fare il bando per la serie D dopo il 29 – cosa che mi fa venire i brividi anche al solo pensiero – allora lì sì che poi dovrò essere io a decidere a chi dare la nuova società tra coloro che si presenteranno. Ma in questa fase non mi intrometto in acquisizioni o vendite di società private, anzi, ne sto alla larga. Qui si sta giocando davvero col fuoco, questa cosa non si può fermare qui, vedo troppi lati oscuri. Vedremo come andrà avanti“.

Domattina Brunetti sarà in audizione in commissione comunale (seduta congiunta VII e IX commissione) per rispondere alle domande su tutta la vicenda che ha riguardato la Reggina: “Come sempre non mi sottrarrò dalle mie responsabilità, domattina ci sarò e chiarirò alcuni aspetti importanti. Su tutta questa storia la tifoseria aveva delle aspettative, la città aveva aspettative, rispetto a cose che si erano dette. Adesso, sulla scorta di quello che ci dice Ilari, cambia tutto e ne prendiamo atto“.

Brunetti ritiene che stando così le cose “diminuiscono le opportunità di vincere al Consiglio di Stato, anche se i giudici si dovrebbero limitare a valutare le carte e non le prospettive ma si sa, tutti siamo umani… Avere una società solida, in piedi, con una credibilità importante per il futuro, ci avrebbe potuto aiutare“.

Intanto Comune, Città Metropolitana e Regione Calabria si sono costituite al fianco della Reggina in udienza. Forse per la prima volta tutte unite, oltre ogni divisione politica, dalla Reggina: “ma no – risponde Brunetti – non è la prima volta, tante volte siamo uniti in battaglie comuni con la Regione, ma fa più rumore quando non siamo d’accordo. In ogni caso arrivare tutti uniti è un’ottima notizia, il fatto che ci siano tutti gli enti a sostegno della società, a prescindere da chi la rappresenta, è un segnale importante anche se il consiglio di Stato deve valutare sulle carte, sulle leggi, sulle normative e quindi non si farà influenzare dalla presenza degli enti così come mi auguro non si faccia influenzare dalla proprietà della società. Per noi è un dovere farlo e lo facciamo. Noi dobbiamo chiedere che la Reggina rimanga in serie B per la legittimità delle cose fatte, e noi saremo schierati a sostegno del club come tutti gli altri enti. E’ un segnale positivo, anche se non credo influirà. Ormai c’è solo da attendere, non si può fare altro“.

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