Lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria è stato disposto dal ministro Cancellieri per “contiguità e non per infiltrazioni” mafiose, come ha spiegato lo stesso Ministro nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, precisando che lo scioglimento riguarda “solo questa amministrazione, non quella precedente“. Lo scioglimento del comune di Reggio Calabria “é stato un atto sofferto e delicato“, fatto “a favore della città, per tutelarne i cittadini“, ha sottolineato il ministro. “Siamo assolutamente consapevoli” della scelta fatta, che è stata “valutata con molta sofferenza“, ha proseguito. Ma “abbiamo la volontà di restituire il paese alla legalità: senza legalità non c’è sviluppo. Dobbiamo aiutare le regioni più compromesse. E’ stata una scelta a difesa della collettività. Noi vogliamo che Reggio Calabria possa ritrovare serenità e riprendere il suo cammino“.
Il comune di Reggio Calabria sarà guidato per i prossimi 18 mesi da tre commissari. I tre commissari sono il prefetto di Crotone Vincenzo Panico – “un prefetto giovane, capace di incidere fortemente e lavorare con serenità” – il viceprefetto Giuseppe Castaldo e il dirigente dei servizi ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria dello Stato Dante Piazza, “perchè a Reggio c’è una gravissima situazione finanziaria. Il comune ha una situazione debitoria importante, già oggetto di analisi della procura della corte dei Conti e del Ministero del Tesoro, ed è in una posizione delicata per quello che potrebbe essere un eventuale dissesto, quindi il terzo commissario è importante per risolvere questi problemi“.
Si tornerà alle urne ad aprile 2014, o comunque nella primavera del 2014, alla prima tornata elettorale utile per le amministrative, quando la città tornerà a votare scegliendo il suo nuovo consiglio comunale e il suo nuovo sindaco.