Strage di Tolosa: Mohamed Merah è ormai braccato nel suo appartamento

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La casa di Tolosa sotto assedio da parte della polizia (foto da Google Street View)

Secondo fonti degli inquirenti, le quattro detonazioni udite attorno alla casa del killer di Tolosa, Mohamed Merah, sono ”intimidatorie” e puntano ad aumentare la pressione sul ricercato. Le esplosioni, si apprende sul posto, avrebbero distrutto il portone di ingresso e mandato in frantumi gli sportelli delle finestre. Gli uomini delle forze speciali del RAID avrebbero preso la decisione dopo un ripensamento di Merah, che aveva in precedenza detto di volersi arrendere. Altre due esplosioni sarebbero dovute a granate accecanti e assordanti, che servono per rendere inoffensivo e stordito per diversi secondi l’avversario. Secondo le ipotesi che circolano con maggior insistenza, la procedura precede l’assalto vero e proprio e una ripresa dei negoziati – dopo tale offensiva – sembra improbabile.

Mohamed Merah, sospettato dei sette omicidi compiuti a Tolosa e Montauban, avrebbe attaccato lunedì scorso una scuola ebraica perchè non era riuscito a trovare un obiettivo militare da colpire. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Claude Gueant alla televisione Lci. “Ha detto che lunedì voleva colpire un altro soldato e, non riuscendo a trovarlo, ha preso di mira la scuola, questa scuola ebraica, quei bambini massacrati“, ha detto il ministro. Nell’attacco alla scuola sono rimaste uccise quattro persone, tra cui tre bambini, mentre a Montauban sono morti tre paracadutisti francesi.

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