Nuova ondata di vendita nella seduta di ieri, bersagliato soprattutto il comparto bancario e, come spesso capita, ha affondato il nostro listino principale che ha ceduto al fixing l’1.70% rivelandosi la maglia nera del Vecchio Continente. A seguire troviamo Parigi, anch’essa realizza una performance giornaliera molto negativa pari al -1.56% e Francoforte che cede l’1.17%. Riesce viceversa a contenere le perdite Londra che termina le contrattazioni con un -0.77%. Male nella seduta di ieri anche Ws che storna dai massimi di periodo: S&P500 (-0.72%), DJ (-0.60%), il “migliore” è l’indice tecnologico che lascia sul terreno solamente lo 0.39%. Quali sono le cause del ribasso registrato ieri? Sicuramente una prima spiegazione è da ricondurre alle prime prese di beneficio da parte degli investitori dopo questo lungo trend rialzista in corso dall’autunno 2011 che ormai è in prossimità di definire importanti massimi di periodo; inoltre a non aiutare ieri i listini finanziari sono stati anche i negativi dati macroeconomici, diffusi durante la mattinata europea tutti decisamente inferiori alle attese degli analisti.
Tornando a Piazza Affari accennavamo in precedenza dei forti ribassi registrati sull’intero comparto bancario. Ecco le perfomance dei bancari ieri a Milano: Banco Popolare (-4,66%), Bper (-4,28%), Banca Popolare di Milano (-3,90%) e Banca MPS (-3,37%). In rosso non solo le popolari ma anche le Big bank con Intesa (-2,21%) e Unicredit (-2,05%). Molto male anche il settore del risparmio gestito con Mediolanum (-4.44%) i cui conti hanno deluso profondamente le attese del mercato, l’utile netto è sceso del 70% rispetto a dodici mesi fa! Brutta seduta anche per i titoli del lingotto con Fiat Auto in ribasso del 2.45% e Fiat Industrial che cede tre punti percentuali; ancora peggiore però la performance della loro controllante Exor che perde oltre quattro punti rispetto alla vigilia. Negativa la giornata anche per altri titoli del comparto industriale come Finmeccanica (-3.93%) e Prysmian (-2.87%).
Giungiamo ai pochi titoli che ieri a Piazza Affari, muovendosi decisamente in controtendenza rispetto al mercato hanno chiuso la giornata col segno più: si tratta di Stm in crescita dell’1.46% dopo la promozione ricevuta da Ubs, Diasorin (+0.90%) che continua il suo recupero dopo il tracollo in seguito alla diffusione della sua trimestrale di qualche seduta fa e di Telecom Italia (+0.38%) che proprio ieri è riuscita a stabilire il nuovo massimo dell’anno, titolo decisamente scorrelato con quello che è l’andamento attuale del nostro paniere principale.
Per la giornata entrante dal punto di vista macreoconomico da segnalare in mattinata (ore 11.00) la diffusione del dato relativo alla vendite al dettaglio m/m sul mercato italiano, previste in leggera crescita dello 0.2% rispetto alla negativa rilevazione precedente e durante il pomeriggio europeo (ore 16.00) l’unico dato di rilievo proveniente da Ws sarà quello relativo alla vendita di nuove case, stime che prevedono una crescita a 326K unità. Titolo da monitorare con molta attenzione sarà A2a, utility molto in difficoltà nell’ultimo periodo a Piazza Affari che proprio nella seduta di ieri ha definito nuovi minimi storici e oggi pubbliccherà i conti trimestrali; c’è da augurarsi che i risultati superino le attese riposte sulla società da parte del mercato in modo da generare un rimbalzo per il titolo. Qualora i conti societari dovessero viceversa deludere le attese c’è un forte rischio che rapidamente il titolo possa portarsi in area 0.6075.
Marco Dall’Ava