Fase 2 uguale da Nord a Sud, De Luca non ci sta: il sindaco di Messina invita alla rivolta tutti i Presidenti delle Regioni del Sud. “Alzate la testa e difendete il vostro popolo”

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Fase 2: stasera il sindaco di Messina invierà una pec al Governo e ai presidenti delle regioni del sud, per chiedere misure diverse per il meridione rimasto ai margini dell’epidemia coronavirus

Tornato in sé dopo il simpatico ed esilarante siparietto di ieri sera, il sindaco di Messina stasera ha spiegato nel dettaglio cosa intende fare in difesa della città, della Sicilia e del Sud. Stasera il sindaco invierà una pec  al Governo e ai presidenti delle regioni del sud, chiedendo a tutti di alzare la testa e di chiedere misure diverse per la fase due nel meridione, rimasto ai margini dell’epidemia coronavirus. “Io potevo fare come fanno tutti i sindaci, eseguire le disposizioni nazionali e regionali. Avrei fatto il mio dovere. Dovevo stare zitto? Io sono voi, voi mi avete eletto e in questi due mesi di guerra sono stato a petto in fuori per voi”– ha detto De Luca rivolgendosi ai cittadini e spiegando le ragioni della sua battaglia. “E io, definendomi un amministratore, non posso accettare una situazione che non ha senso. Ma non basta criticare, io vado oltre e presento l’alternativa a quello che non piace. Mi prendo la responsabilità di fare le mie valutazioni di fronte al provvedimento del 27 aprile di Conte.  Io  non lo accetto il dpcm di Conte, le restrizioni non contengono un orizzonte temporale ben preciso, ma solo rinvii periodici di  15 giorni a volta. Ed è indegno e vergognoso che intanto gli imprenditori continuino a pagare i costi delle loro aziende. Se c’è un disegno criminale, se c’è il disegno di far chiudere le imprese del sud, va detto“. Per De Luca l’alternativa alla fase 2 stabilita dal Governo è la ripartenza differenziata per Regione, tenendo conto del quadro epidemiologico: “La mia strategia è la ripartenza differenziata in regime di libertà vigilata. Stanotte completeremo la nota e inviteremo i presidenti delle Regioni del meridione alla sommossa: devono alzare la testa e difendere il proprio popolo. Stanotte partirà le pec per implorarli di rivedere il dpcm, per dare la possibilità alle regioni e ai sindaci di riorganizzare la fase due. I presidenti pretendano l’applicazione differenziata delle restrizioni. Il mio timore è che da un’ora all’altra possa succedere qualcosa. Non mi fa dormire sentirmi inutile, chi sta sta sopra le nostre teste non si prende la responsabilità di dare risposte chiare”.

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