De Luca finge di essere il Premier Conte e parla alla Nazione: “Ecco come sarà la Fase 2”. L’esilarante diretta Facebook del sindaco di Messina

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L’esilarante diretta facebook del sindaco di Messina: De Luca diventa il Premier Conte e presenta il suo dpcm per la fase 2. “Mi faccio sospendere da sindaco”

Non hanno avuto il coraggio di fare una scelta differenziata in base alle varie situazioni epidemiologiche nelle varie Regioni. A Conte dico che io non accetto questo dpcm che entrerà in vigore dal 4 di maggio. Mi dispiace se si accentua il mio piglio di megalamone, ma stasera mi metto nei panni del presidente Conte. Non ho trovato un barbiere, ma mi sono vestito bene: io sono al posto del presidente Giuseppe Conte e quindi, alla luce di quello che è avvenuto in Italia, vi comunico le mie decisioni “. È iniziata con queste parole l’esilarante diretta Facebook del sindaco di Messina. Stasera Cateno De Luca ha finto di essere Giuseppe Conte e, in veste di Presidente del Consiglio, dal gabinetto di guerra del Coc di Messina ha presentato il suo dpcm per la fase 2.  “Il premier De Luca”, ha spiegato quali sono le precondizioni per ripartire:

Le precondizioni per la fase due

Prendere atto che il 70% dei contagi è concentrato al nord, è un dato di fatto. Significa che c’è una chiara distinzione territoriale. Quindi io, Conte, sono costretto a dettare norme differenziate per territorio; norme restrittive per il centro nord. Le date del 4 maggio e di giugno sono una puttanata, perché non sono riportate nel dpcm. Servono regole per il centro nord, diverse dal sud e che valgano dal 18 maggio fino al 31 ottobre”- ha detto De Luca.

Adeguamenti strutturali 

“Essendo in un regime di libertà vigilata le nostre abitudini cambiamo. I sindaci hanno il potere di impedire l’apertura della attività commerciali che non si adeguano alle misure di sicurezza. Io, Conte, dico ai sindaci: vi autorizzo a fare accordi con tutte le attività economiche e a concedere gratuitamente il suolo pubblico, consentendo l’installazione di bagni chimici in strada, in deroga alle previsioni del codice della strada e ai vincoli dei regolamenti urbanistici”.

Banca dati “libertà vigilata”

Secondo “il premier De Luca” tutte le attività commerciali potrebbero riaprire grazie all’utilizzo di una banca dati, più o meno simile a quella pensata per lo Stretto di Messina, ma stavolta estesa a tutte le attività commerciali: “si istituisce una banca dati che si chiama libertà vigilata. Ad esempio, chi vuole andare dal parrucchiere si deve prima prenotare tramite banca dati. Bisogna inoltre aprire chiese e cimiteri, anche in questo caso si può fare tutto con la banca dati“.

Mi faccio sospendere da sindaco

Il sindaco, tornato in sé, ha concluso la diretta facebook agitando lo spettro della possibile sospensione dall’incarico di sindaco: “entro domani o dopodomani al massimo preparerò un’ordinanza, lo so che vi stanno girando le balle. Faccio un’ordinanza che riguarda l’ordine pubblico e aspetterò cosa intende fare il Prefetto, prima che scoppi la rivoluzione. Essere trattati come carne da porco non è giusto, io non sono disponibile farmi trattare cosi né da Conte né da Musumeci. Io non ci sto. Adotto un’ordinanza sotto il profilo sanitario, sicuramente si avvierà la procedura di decadenza del sindaco. Domani questo testo lo manderò al mio sosia Conte chiedendo di rimangiarsi questa porcheria del dpcm“- ha detto De Luca.

 

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