La Metrocity rinnega il suo figliastro: la Consulta Giovani sconfessata davanti al Prefetto

Dopo la denuncia del caso Scappatura, la Città Metropolitana si dichiara “estranea” alla Consulta. Ma i video raccontano un'altra verità

StrettoWeb

Clamorosa retromarcia istituzionale. Dopo l’intervento del Prefetto di Reggio Calabria sul caso sollevato dai consiglieri di Forza Italia a seguito delle denunce del giovane Lorenzo Scappatura, membro della Consulta Giovani, l’Ente Metrocity ha risposto dichiarando ufficialmente di essere “estraneo a qualsiasi attività o iniziativa svolta” dall’associazione Consulta Giovani della Città Metropolitana.

Una posizione sorprendente se si pensa che appena pochi mesi fa, il 26 ottobre 2024, l’Ente stesso firmava in pompa magna una “Carta d’impegno reciproco” con la medesima associazione. Presenti alla cerimonia il sindaco Giuseppe Falcomatà, la presidente della Consulta Rossana Arcano e mezzo consiglio metropolitano. Tutto documentato da video, articoli di stampa e comunicati ufficiali.

Un cambio di passo che lascia perplessi, soprattutto considerando la continua promozione delle attività della Consulta sui canali social ufficiali della Metrocity, e la partecipazione attiva di numerosi assessori agli incontri organizzati dall’associazione.

Dunque sì, ora che l’imbarazzo cresce, l’Ente cerca di sfilarsi. Ma attenzione a ciò che si dichiara, perché la documentazione c’è. I video esistono. Le foto parlano. E le condivisioni sui social ufficiali dell’Ente, ben documentate, raccontano un’altra verità.

La trasparenza non si predica. Si pratica.

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