La maggioranza di Sud chiama Nord, legata alla figura di Cateno De Luca, si è letteralmente sfaldata in Consiglio Comunale. Tra abbandoni, passaggi in altri schieramenti, i consiglieri comunali su cui può contare il sindaco Federico Basile, sono 13 (forse). Altro che “maggioranza più Iva”, come la definì De Luca, subito dopo la vittoria delle elezioni comunali di Messina. Piano, piano il banco è saltato ed adesso sembra che altri potrebbero andare via (Trischitta?). Potrebbero già essere in azione vari mediatori per tentare di trovare un nuovo equilibro interno per salvaguardare la maggioranza (?) uscita fuori dalle elezioni comunali di 3 anni fa.
Gruppo di Sud chiama Nord in frantumi
Quello che è successo ieri in consiglio comunale, è la prova che qualcosa non va. La rissa molto dura tra Pippo Trischitta ed il presidente del consiglio Nello Pergolizzi, la dice lunga sui rapporti interni. Anche altri consiglieri di maggioranza si sono scagliati contro colui che deve gestire i lavori d’aula. Milazzo, Cipolla, D’Angelo hanno difeso il gruppo mettendo “in minoranza” il “loro” presidente del consiglio.
Volano parole grosse
“Lei non è in grado di fare il presidente del consiglio”, Trischitta è andato giù duro contro Pergolizzi. “Presenterò una mozione di sfiducia e penserò di uscire dal gruppo, lei non si può comportare così”, minaccia Trischitta.
Prima rissa a febbraio
Non è la prima volta che Trischitta e Pergolizzi sono protagonisti di una rissa verbale in consiglio comunale. Era in febbraio, quando il presidente della Commissione “Ponte sullo Stretto”, accusava il presidente del Consiglio: ” Lei fa battute infelici, ha un’indennità spropositata ben 9 mila euro al mese”.
Sud chiama Nord è una polveriera
Sud chiama Nord è una polveriera da tempo. Ecco quanto diceva in gennaio, il capo politico, Cateno De Luca, in un messaggio social, dopo un incontro con il sindaco Federico Basile: “mi sono permesso di suggerire a Federico che, se è necessario licenziare qualche consigliere comunale di maggioranza che si è eccessivamente ubriacato, ha la mia totale condivisione. Io ho amministrato bene Messina anche con zero consiglieri comunali di maggioranza. Ovvio che chi esce dalla porta oggi non entrerà domani dalla finestra”.







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