Una grande novità, una grande innovazione, una grande notizia. Di aggettivi ce ne sarebbero tanti, ma forse non spiegherebbero mai a dovere la portata di una svolta vera e propria, per la città di Reggio Calabria. Per la città, sì, ovvero per i suoi giovani, per la loro formazione, per il futuro, per lo sviluppo. Il riferimento è al maxi finanziamento da oltre 3,5 milioni di euro – proveniente dal PNRR – destinato alla creazione di 14 laboratori tecnologicamente avanzati, mirati a promuovere la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. Il finanziamento, che si affianca a quello di quasi 3 milioni destinato all’attivazione di sette nuovi corsi – per un totale di 7,5 – rientra nel progetto “Think Different Lab”. Di chi stiamo parlando? Di Fondazione ITS Academy di Reggio Calabria, protagonista assoluta di questa grande svolta.
Grazie alla sapiente gestione di Vittorio Caminiti e Giuseppe Sciacca, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione ITS, è stato infatti possibile ottenere questa pioggia di risorse che avranno l’obiettivo di facilitare la formazione dei giovani e di sfruttare le caratteristiche di importanti personalità locali – all’interno del progetto – come l’arch. Alessandra Focà, la prof.ssa Angela Russo, l’ing. Antonio Demetrio Garescì, e il team di docenti dell’ITT Panella Vallauri composto dagli ingegneri Maria Antonia Iachino, Carmelo Giordano e Francesco Saraceno. La gestione del progetto è stata affidata alla dott.ssa Daniela Romeo, Responsabile Unico del Procedimento (RUP), con il supporto del Direttore Sciacca.
Attraverso i laboratori – attrezzature all’avanguardia, moderne e di ultima generazione – i giovani corsisti ITS potranno svolgere lezioni pratiche nel modo più semplice e comodo possibile, grazie alla presenza di simulatori, droni, visori, bracci robotici e non solo. Strumenti che – per rendere l’idea della portata dell’investimento – nessuno possiede nel territorio limitrofo. Una vera manna dal cielo, per la Fondazione ITS, che da anni ormai si occupa di formare i giovani lavoratori del domani attraverso le competenze e le risorse, così come abbiamo raccontato in questi mesi. Riuscire a farlo con queste nuove attrezzature è un vantaggio che in pochi si possono permettere: sicuramente nessuno in Calabria e, probabilmente, anche in Sicilia.
Il viaggio tra simulatori, droni, bracci robotici e macchine giganti
Il viaggio di StrettoWeb, tra gli spazi concessi alla Fondazione per posizionare e utilizzare l’attrezzatura, è durato qualche ora. Insieme all’ingegnere e professore Antonio Demetrio Garescì, abbiamo avuto modo di osservare da vicino tutti gli strumenti e le macchine arrivate da poco. Sono già state posizionate: alcune sono già funzionanti, per altre è necessario il collaudo definitivo prima dell’inaugurazione, per cui c’è grande attesa. Mancano solo alcuni dettagli, infatti, affinché tutta l’attrezzatura possa entrare in funzione per essere utilizzata dagli studenti corsisti.
Il viaggio è cominciato con il simulatore della saldatrice, strumento utile per simulare proprio l’atto della saldatura. Nelle immagini a corredo si può vedere una telecamera che inquadra il “QR code” e la macchina che sovrappone l’immagine. In questo modo, l’allenamento sulla sicurezza viene abbattuto e i rischi sono ridotti a zero, perché tutto avviene al computer. Ovviamente la pratica sul campo non può mancare, ma questo simulatore riduce i tempi e aiuta molto nell’attutire il passaggio da teoria a pratica effettiva.

Successivamente ci siamo spostati in un’altra aula apposita, dove i vecchi macchinari sono stati sostituiti da grandi macchine moderne e di ultima generazione. Una che esegue prove a trazione sui materiali; una macchina laser controllata numericamente che effettua il taglio laser e un centro di lavoro con quattro assi. Tutte le macchine sono controllate attraverso computer.
Uno dei pezzi forti tra le attrezzature è invece rappresentato dai bracci robotici. Strumenti a un braccio e a due braccia che eseguono praticamente un movimento umano. Queste macchine, dotate di pennino (organo di presa) e telecamera, inquadrano gli oggetti, li riconoscono e poi li afferrano, anche per spostarli. A questi, da aggiungere i visori e i droni di ultima generazione, anche questi ultimi dotati di telecamera intelligente.

Il viaggio ha rappresentato una vera e propria scoperta affascinante, in mezzo a macchinari moderni, intelligenti e rapidissimi. La grande svolta è rappresentata dal fatto che l’ente potrà utilizzarli a proprio vantaggio per crescere ancora di più all’interno del territorio, usando strumenti che nessuno possiede da queste parti. Strumenti che potranno permettere ai giovani di formarsi e alle aziende di assicurarsi giovani competenti e già pronti.
L’ingegnere Garescì: “così i giovani potranno avere una marcia in più nel mondo del lavoro”
A margine del viaggio, uno dei protagonisti, l’ingegnere e professore Garescì, ha spiegato: “queste attrezzature, giunte attraverso i finanziamenti del PNRR, non le possiede nessuno, possiamo dirlo con vanto, e per questo rappresentano un fiore all’occhiello per la città di Reggio Calabria. Spaziano dalla robotica alle macchine a controllo numerico passando ai droni con termocamera, ai controlli non distruttivi con durometri o alle apparecchiature per gli ultra-suoni. Il fine è di consentire ai giovani, ai diplomati, ai corsisti, di utilizzare attrezzature identiche a quelle che troveranno nel mondo dell’industria. E quindi avere una marcia in più, riuscendosi a collocare abilmente nel mondo del lavoro”.
Articolo pubbliredazionale


























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