Partita per Vialli al Granillo, l’organizzatore sbotta: “Reggio ci sta maltrattando, ho preso insulti” | VIDEO

Lo sfogo di Alessandro Arena, organizzatore dell'evento "The Legend Gianluca Vialli", sulla risposta tiepida della città alla partita

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Il presidente della Nazionale Azzurri Alessandro Arena
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“Grazie per l’accoglienza vostra, della stampa, dico questo perché la città non ci sta accogliendo per niente. Ho voluto profondamente questo evento in questa magnifica città di sole, ma i riscontri sono tutt’altro. Non so cosa stia succedendo in questa città, ho messo la mia faccia e i miei artisti, stanno arrivando personaggi da tutto il mondo e qualsiasi altra città d’Italia sarebbe stata invidiosa di questo evento”. Così Alessandro Arena. A parlare è l’organizzatore dell’evento “The Legend Gianluca Vialli”, anche Presidente di Nazionale Azzurri.

A margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento di domenica sera, Arena si è sfogato ai microfoni dei giornalisti dopo tutto quello che ha dovuto leggere e sentire in questi giorni relativamente a quanto accaduto alla Reggina e alla volontà di qualcuno di boicottare la partita. Reggio ci sta maltrattando e io questo non lo tollero, non ci siamo proprio ragazzi. Finora ho abbassato la testa, mi son tenuto le botte, io sono padre di un bimbo autistico e Presidente di un’importante associazione, non ci sto più a prendere insulti da persone che senza conoscere la mia storia continuano a buttare fango”.

“Chi vuole venire allo stadio sa che potrà ricevere solo un trattamento bellissimo, sarà un evento mondiale, in cui ci saranno le luci di tutto il mondo. Se fossi un tifoso della Reggina quale momento migliore per approfittarne e protestare. Io non conosco Gravina, non ho nulla a che vedere con la Lega e con la Figc. Faccio tutt’altro nella vita, sono apolitico”, ha aggiunto.

Mi sta dispiacendo tantissimo, per un evento del genere ci sarebbero dovuti essere 30 mila spettatori allo stadio, per tutto quello che daremo e faremo. La gente mi ha detto: ‘tornatevene da dove siete venuti, andatevene a Brescia’, ma a me non frega nulla di Brescia e delle altre città. Io sto facendo l’evento a Reggio e per Reggio, noi siamo venuti qua perché io voglio aprire un centro WeAut. Attacchiamoci alle cose importanti della vita. I problemi della vita sono altri, ve lo dice il papà di un bambino autistico”.

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