Cateno De Luca a Reggio Calabria contro l’Autonomia differenziata: “sposiamo Italia Viva, ma solo per interesse” | INTERVISTE

Autonomia differenziata, mercato del lavoro, economia, impresa: di questo si è parlato oggi a Reggio Calabria alla presenza di Cateno De Luca

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    Foto Salvatore Dato / StrettoWeb
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Italia Viva e Nord chiama Sud si sposano. Ma, si badi bene, non è un matrimonio d’amore bensì un matrimonio di interesse. Parola di Cateno De Luca. Questa unione, che vede come ‘nemico’ comune un governo giudicato come un invasore, è ancora in fase embrionale e tra i temi comuni più cari ad entrambi gli schieramenti c’è senza dubbio l’Autonomia differenziata. Avversata a priori da entrambi.

E proprio di Autonomia differenziata si è parlato questo pomeriggio al Grand Hotel Excelsior di Reggio Calabria, con focus su mercato del lavoro, impresa ed economia. L’iniziativa è stata organizzata da Italia Viva Reggio Calabria, alla presenza del coordinatore di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, e del deputato di Italia Viva, Davide Faraone. A moderare l’incontro Antonino Nocera, coordinatore di Italia Viva – Reggio Calabria. Lo scopo di questa unione di fatto è la creazione di un nuovo polo, che diventi alternativa agli schieramenti attualmente esistenti. Presenti le organizzazioni sindacali del territorio.

Autonomia differenziata: no ideologico o di merito?

Presente all’incontro anche Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Quello dell’autonomia differenziata “è un tema di attualità, ma alle nostre latitudini è già stata applicata da anni. Ora, probabilmente, vorranno solo peggiorare la situazione. Dovremmo dire qualche no in più, come amministratori, a discapito del consenso“, ha sottolineato Versace. Sulla stessa linea anche l’intervento dell’altro sindaco f.f. reggino, Paolo Brunetti, secondo cui “l‘autonomia differenziata è pura follia, la secessione dei ricchi. Stanno cercando di convincerci che sia panacea per il Sud, e mi preoccupa che il governatore della Calabria si sia dimostrato d’accordo all’autonomia differenziata. O il Nord dovrà rinunciare agli standard che ha per portarli al livello dei nostri oppure finirà come sempre: il Sud sarà sempre più Sud“.

Categorico, dunque, il no degli amministratori reggini. Un no più ideologico che radicato nel merito. E a evidenziare questo no a priori è un altro dei relatori, Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria. “noi non diciamo un ideologico no all’Autonomia differenziata – sottolinea Vecchio -, ma diciamo che è un tema che va normato e regolato. Noi del Sud dobbiamo chiedere equità sociale, anche attraverso le infrastrutture come il Ponte sullo Stretto. Tutto questo comporterebbe importanti ricadute in termini di Pil nel nostro territorio“. E poi, precisa Vecchio rispondendo a Versace che aveva fatto riferimento a Roberto Occhiuto, ‘reo’ di aver sposato la causa dell’Autonomia differenziata. “Il presidente Occhiuto insieme a Schifani – precisa Vecchio – ha detto sì all’autonomia differenziata” così come da disegno di legge di Calderoli, rendendola più calzante alle nostre regioni, Calabria e Sicilia nello specifico.

La Zes unica, il futuro assicurato per il Sud

Durante l’incontro, più volte, il governo Meloni è stato tacciato di antimeridionalismo. Bizzarra concezione dell’attuale assetto governativo italiano, considerando che è notizia di queste ore l’approvazione dell’Europa alla Zes unica presentata a Bruxelles dal ministro per gli affari europei Raffaele Fitto. Si tratta di una Zona Economica Speciale che potrà fare da volano per l’economia del meridione.

De Luca: “farò l’Imperatore del nuovo Regno delle due Sicilie”

Alle 19:15 collegatevi… Farò l’Imperatore del nuovo Regno delle due Sicilie… altro che Autonomia Differenziata di Calderoli!“, scrive Cateno De Luca sui social poco prima del suo intervento, trasmesso in diretta sulla sua pagina Facebook. “Se volete residuo fiscale noi ve lo diamo – esordisce De Luca –, ma ci teniamo il petrolio e il gas che estraiamo nel Meridione“, dice rivolgendosi provocatoriamente alla Lega.

E quello che sembra una caricatura, ovvero “Cateno De Luca Imperatore del nuovo Regno delle Due Sicilie“, si scopre essere un fatto serio: “non è una provocazione – dice De Luca – è un progetto, d’altronde abbiamo finanziato l’Italia con le nostre banche. Io in questo momento sono alla ricerca di un matrimonio di interesse“, precisa ancora. Il Meridione ha bisogno di dare fiducia ad altri meridionali, sostiene il sindaco di Taormina, che confessa: “io non sono governatore della Regione Sicilia per mia scelta, per coerenza“. Il principio è quello secondo cui, partendo dal concetto di Autonomia differenziata si potrebbe arrivare a quello di stato federale. E in quest’ottica rientra il concetto di Nuovo Regno delle Due Sicilie, ovvero un collegio delle isole e del Meridione.

Io credo che oggi ci sia l’occasione giusta per sdoganare il Meridione e l’occasione giusta sono le europee – chiosa De Luca –. Io non sono alla ricerca della poltrona, ma il Sud ha bisogno del suo uomo forte e io sono pronto a mettere a disposizione la mia esperienza, la mia storia e la mia spregiudicatezza per una terra che ha subito. E per questo richiamo, non per provocazione, al Regno delle Due Sicilie“. “Meno Europa e più Italia’, è il nostro slogan in controtendenza sull’Europa“, conclude l’eclettico primo cittadino siciliano.

Autonomia differenziata: intervista a Cateno De Luca
Davide Faraone, Deputato di Italia Viva, sull'Autonomia differenziata
Autonomia differenziata: intervista ad Ernesto Magorno, coordinatore Italia Viva Calabria
Autonomia differenziata: intervista ad Antonino Nocera, coordinatore cittadino Italia Viva
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