Reggio Calabria, adesso sull’emergenza rifiuti Falcomatà grida al complotto: “boicottaggio degli operai Avr contro di me, per questo non svuotano i mastelli”

StrettoWeb

Reggio Calabria, a un mese dalle elezioni e dopo anni di accuse ai lordazzi, ai predecessori e negli ultimi mesi anche al neo governatore regionale Jole Santelli, adesso Falcomatà se la prende con gli operai Avr e grida al complotto: “boicottaggio in atto contro di me, per questo non svuotano i mastelli”

Il Sindaco di Reggio Calabria è tornato in diretta facebook stasera alle 19:30, guarda caso in concomitanza con i due importanti appuntamenti elettorali dei suoi più pericolosi avversari politici alle elezioni del 20 e 21 Settembre: Angela Marcianò e Saverio Pazzano. Il Sindaco li teme tantissimo perchè sa che entrambi possono raccogliere molti consensi proprio tra i delusi da quest’amministrazione, Marcianò nell’area politicamente più moderata e Pazzano in quella più radicale. Fatto sta che mentre Angela Marcianò presentava le sue 4 liste con i loro 112 candidati, illustrando alla città idee e progetti per il futuro di Reggio, e mentre a piazza Duomo si teneva il primo comizio pubblico di questa campagna elettorale con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris a lanciare proprio Saverio Pazzano e il Collettivo La Strada, in campo da oltre un anno tra la gente, l’attuale primo cittadino della città faceva una clamorosa diretta facebook dal salotto di casa sua.

C’è gente che aspetta da una vita intera che sotto il portone di casa venga raccolta la carta, la plastica o il vetro” ha esordito Falcomatà, spiegando di avere le prove che “ciò che si vociferava da tempo, cioè che stava succedendo qualcosa di strano, è vero“. Il Sindaco ha fatto partire l’audio di un lavoratore Avr che contestava i comportamenti dell’Amministrazione Comunale, lamentando i mancati pagamenti degli stipendi ai lavoratori per i ritardi nelle somme destinate alla società, invitando i propri colleghi a riflettere sulla scelta elettorale da fare in vista delle prossime elezioni comunali. Falcomatà, scandalizzato e visibilmente alterato, ha detto di aver denunciato alla Procura l’audio e di averlo pubblicato nella diretta facebook con la voce contraffatta per non violare la privacy dell’autore. Fatto sta che nelle parole del lavoratore Avr non si ravvisa alcun reato: si tratta di un operaio evidentemente sofferente per gli enormi sacrifici che da molti anni sta compiendo con i propri colleghi, e che come tanti cittadini si augura un futuro migliore con un altro Sindaco per la città.

Non fa campagna elettorale l’operatore Avr dell’audio di Falcomatà, perchè non nomina alcun candidato e non chiede il voto per nessuno. Si raccomanda soltanto con i suoi colleghi, in modo tra l’altro estremamente delicato, a pensarci bene – visto quanto stanno subendo in questi anni – a rivotare per il Sindaco uscente. Non dice, insomma, a chi votare sugli altri 8 candidati a Sindaco. Esprime il dissenso nei confronti di chi detiene il potere da 6 anni, ne ha combinate di tutti i colori e si ripresenta anche di nuovo per il secondo mandato. Un’opinione pienamente legittima in democrazia e in ogni caso volta dal punto di vista dell’operaio Avr – a torto o a ragione – al bene pubblico, quindi assolutamente libera. E ci mancherebbe pure che un cittadino non può parlare liberamente con altri cittadini ed esprimere le proprie idee sul voto. Per Falcomatà, che evidentemente dopo 6 anni si è abituato ad essere intoccabile come se fosse un dittatore, si tratta invece di un reato. Che reato? Lesa maestà? Non si doveva permettere questo “balordo” operaio di dire ciò che pensava?

E allora il Sindaco cade per l’ennesima volta in quegli infantili e presuntuosi atteggiamenti tipicamente grillini, quegli atteggiamenti che sei anni fa l’hanno portato all’elezione nei tempi in cui galoppava l’anti-politica, e adesso lo porteranno alla caduta nei tempi della presa di coscienza che per governare non basta l’immagine o un nome ma servono contenuti e capacità.

falcomatàLe parole di Falcomatà sono durissime: “E’ in atto un boicottaggio contro di me. Adesso capite perchè non viene raccolta la differenziata fuori dai portoni di casa? Non parlo delle discariche lungo le strade, parlo dello schifo che c’è fuori dai portoni dei cittadini che regolarmente espongono i mastelli perchè regolarmente pagano la TARI e da qualche tempo a questa parte, regolarmente non hanno i mastelli svuotati con i turni rispettati. C’è gente che ci odia, mi odia talmente tanto, che preferirebbe morire la città pur di trovare un modo e un argomento per fare campagna elettorale; c’è gente che preferirebbe la città seppellita dai rifiuti pur di mandare a casa Falcomatà. E sono tutti contro Falcomatà. L’unico modo che hanno è di fare campagna elettorale sull’immondizia. Ci vogliono vedere morti, preferirebbero vedere questa bellissima città morire seppellita sotto i rifiuti perchè non hanno cos’altro dire. Sono dei balordi, nemici della città perchè odiano Reggio Calabria”.

Falcomatà è sembrato in preda a una crisi di vittimismo. Ma almeno, finalmente, qualcosa di giusto l’ha detta: ci sono tanti cittadini che regolarmente espongono i mastelli e che regolarmente pagano la TARI, e non hanno un servizio essenziale. “Hanno tutto il diritto di lamentarsi“, dice oggi il Sindaco. Su StrettoWeb lo scriviamo da anni, mentre Falcomatà e i suoi li accusavano di essere “lordazzi” additandoli come responsabili della sporcizia in città. E tutta la gente perbene della città, la stragrande maggioranza dei reggini che regolarmente paga le tasse e che quotidianamente si sacrifica esponendo i mastelli nei giorni e negli orari indicati, da ANNI subisce disservizi clamorosi che si sono aggravati non da quando c’è un boicottaggio immaginario, non da quando c’è il nuovo governo Regionale, ma soltanto da quando il Sindaco ha esteso a tutta la città la differenziata porta a porta, rendendo insostenibile per i mezzi umani e meccanici dell’Avr il passaggio quotidiano in tutte le porte e in tutti i portoni di una città così densamente popolata e orograficamente conformata.

Su StrettoWeb abbiamo articoli in cui denunciamo questo tipo di disservizi, legati esclusivamente alla differenziata porta a porta, sin dal 2016, ben quattro anni fa. I disservizi si sono aggravati in modo costante e graduale man mano che il porta a porta è stato esteso alle varie circoscrizioni. Che non potesse funzionare, in questo modo, lo avevano capito tutti da tempo. Al Sindaco evidentemente sfugge ancora oggi. 

Ma quantomeno ha smesso di prendersela con quelli che c’erano prima. O con i cittadini lordazzi. O con il nuovo governatore Regionale Santelli, che ha sostituito Oliverio da appena 7 mesi a fronte di un’emergenza rifiuti che a Reggio Calabria dura da quattro anni. Adesso per Falcomatà non è più colpa dei suoi predecessori, nè dei lordazzi nè di Santelli. I nuovi colpevoli sono i lavoratori Avr che lasciano la gente nella munnezza per boicottare il Sindaco!!!

Abbiamo avuto problemi nelle discariche, quindi per l’indifferenziato. Ma se non raccolgono vetro, plastica e cartone, non ci sono scuse che tengano“. Il Sindaco se ne è accorto nella tarda serata del 22 Agosto 2020, ma è ciò che la gente nota ogni giorno da anni e che su StrettoWeb scriviamo da anni con tanto di articoli, foto, video e testimonianze. Ma non si tratta di un boicottaggio degli operai Avr. Non c’è alcun complotto, caro Sindaco. E’ questo sistema di raccolta l’unica cosa balorda che sta determinando l’emergenza rifiuti in città: se anzichè dare colpe a destra e sinistra, facesse un esame di coscienza e ammettesse un errore cambiando marcia, adeguando il sistema di raccolta rifiuti di Reggio a quello di tutte le altre città d’Italia e d’Europa, allora sì che potrebbe recuperare un po’ del consenso perduto.

Ben venga la differenziata, ma con i cassonetti di ultima generazione, quelli interrati e collegati a un lettore della tessera sanitaria che incentiva alla differenziazione con uno sconto sulla TARI proporzionale alla quantità di rifiuti differenziati, e la libertà per ogni cittadino di recarsi nell’isola ecologica della propria circoscrizione a versare la propria immondizia, liberamente in qualsiasi orario di qualsiasi giorno, scegliendo se differenziare o meno (chi non differenzia, paga di più). Non dovranno più essere gli operai Avr con i loro mezzi vetusti a fare il giro di ogni portone della città, ma si limiteranno ogni notte a svuotare i cassonetti con un lavoro molto meno gravoso e complicato. La città diventerebbe pulita nel giro di qualche settimana, la gente sarebbe soddisfatta, l’Avr riuscirebbe a sostenere gli impegni presi. E i suoi collaboratori le girerebbero gli audio dei cittadini che le sarebbero grati per aver saputo cambiare idea, ammettere il proprio errore e risolto finalmente un problema che prima aveva creato.

Altrimenti si rassegni ad ascoltarne tanti di audio di gente libera che non la vuole votare e chiede ad amici e colleghi semplicemente di non ripetere lo stesso errore di 6 anni fa. Non sono affatto nemici di Reggio: sono cittadini liberi di esprimere la loro opinione, e ci mancherebbe pure. Lo fanno convinti che il bene della città passi dal superamento di questa stagione drammatica. Come dargli torto. Sappia Falcomatà che oltre all’emergenza rifiuti ci sono dieci, cento, mille argomenti e questioni su cui la gente è delusa, arrabbiata, scontenta. La realtà è che non c’è una, una sola cosa che il Sindaco può rivendicare con orgoglio in questa campagna elettorale dopo 6 anni di governo. Gli è rimasto solo il condivisibile l’anti-leghismo, ma dopo sei anni di amministrazione, un uscente dovrebbe essere impegnato più a dire ciò che ha fatto, anzichè a fare da opposizione all’opposizione.

Che sia chiaro a tutti: non è reato dire di non votare per Falcomatà. Non è reato farlo con un audio whatsapp, un post facebook, un megafono in piazza o qualsiasi altro mezzo. Non è un reato esprimere le proprie idee e dialogare con la gente esprimendo la propria opinione e spiegarla agli altri. Non è un reato per qualsiasi cittadino, operai Avr compresi.

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