Devastante terremoto nel Centro Italia: scenario apocalittico, il bilancio provvisorio sale a 38 morti

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“E’ uno scenario apocalittico quello che ci si trova davanti, dopo il terremoto devastante di questa notte”

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Sono 38 al momento le vittime accertate del drammatico Terremoto che questa notte ha colpito il centro Italia. E’ il dato fornito da Immacolata Postiglione, capo ufficio emergenze della Protezione Civile. Dieci sono i deceduti nella zona di Arquata (nelle Marche), altri 28 nell’area tra Accumoli e Amatrice. “Ma ci sono ancora tante persone sotto le macerie, tanti dispersi – ha precisato Postiglione – e purtroppo questi numeri potrebbero cambiare”.

Ci sono 10 dispersi, oltre ai morti gia’ estratti dalle macerie, fra la frazione di Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, i due centri dell’entroterra di Ascoli Piceno piu’ colpiti dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale delle Marche.

Segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio delle vittime e’ destinato a salire. Un eliambulanza ha trasportato alcuni feriti estratti dalle macerie delle case crollate ad Amatrice negli ospedali romani. Due bambini romani, un maschio e una femmina, sono tra i morti causati questa notte del sisma a Pescara del Tronto, frazione di Arquata in provincia di Ascoli Piceno. Lo sostiene una residente del posto, anche lei di origini romane. I due bimbi non erano fratelli. Sempre secondo la donna, il padre di uno delle sue vittime sarebbe ancora sotto le macerie della sua casa.

Ad Amatrice ci sono ruderi amatrice-01-1-449x420dai quali penzolano lenzuola e tovaglie annodate usate dai disperati prigionieri delle abitazioni crollate per scendere dai piani alti.

Una commerciante di 49 anni è morta probabilmente per un infarto a Caldarola subito dopo la prima scossa di terremoto. La donna si era alzata dal letto per avvertire la madre che bisognava mettersi in salvo quando e’ stata colta da malore e si e’ accasciata a terra. A nulla e’ servito l’intervento dei sanitari del 118. Sul posto anche i carabinieri.

“Qui crolla tutto, sto girando per i borghi ed e’ un crollo totale. Il numero delle vittime e’ in aumento, speriamo si fermi“. Lo dice Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, intervistato da RaiNews24. “A vista tutte le case sono inagibili- aggiunge- dovremmo allestire tendopoli per tutta la popolazione. E’ un territorio di montagna, questa mattina c’erano dieci gradi”.

Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha confermato che e’ in partenza per i luoghi colpito dal terremoto e, a margine del secondo incontro stampa dalla sede della Protezione Civile, ha rivolto un appello ai cittadini: “Ai cittadini dico di fidarsi delle istituzioni. Abbiamo un sistema che ha reagito prontamente, le difficolta’ sono evidenti ma ora dobbiamo dare una risposta, una vicinanza e certezza alle persone colpite dal sisma”. E ha continuato: “per chi perde la propria abitazione, al di la’ di chi perde la vita, e’ una violenza forte. Quindi le istituzioni devono essere presenti e per ora ci siamo”. “E’ uno scenario apocalittico quello che ci si trova davanti addentrandosi da Piazza Antonio Serva, nel centro storico di Amatrice, dopo il terremoto devastante di questa notte. L’intera fila di abitazioni lungo quello che era il corso e’ completamente collassata e le macerie delle facciate crollate occupano tutta la sede stradale“: questa la testimonianza dei redattori dell’ANSA giunti ad Amatrice immediatamente dopo il sisma. “I vigili del fuoco si stanno arrampicando a piedi sulle macerie per cercare eventuali dispersi, e anche un bobcat e’ in azione per cominciare a liberare la strada dalle macerie. Molti uomini stanno scavando a mano con le pale“. Semidistrutta anche la Chiesa di Sant’Agostino, la facciata e’ parzialmente crollata, anche il rosone; il campanile presenta grossi crolli ed e’ tuttora a rischio di collasso. Grossi blocchi di pietra bianca ingombrano la strada. I feriti vengono portati via dal centro anche con mezzi improvvisati come il cuscino di un divano usato come barella. Sul posto si trovano il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che e’ anche medico, e l’ assessore comunale alla Ricostruzione del comune dell’Aquila, Pietro Di Stefano, originario di Cagnano, e che quindi e’ giunto in breve tempo. “Appena sono arrivato ho capito che e’ come Onna (la frazione dell’Aquila completamente distrutta con 41 vittime) – ha detto Di Stefano – ma oltre ad Amatrice il vero problema e’ tutto il gruppo delle frazioni che sono qui intorno, paesini che rischiano di essere stati spazzati via”.

Lasciare libere le strade di accamatrice-01-420x420esso alle zone colpite dal sisma, particolarmente la via Salaria, ma anche le linee telefoniche e cellulari per non intralciare i soccorsi: queste le raccomandazioni date dalla Croce Rossa Italiana sul suo profilo Twitter. “Tutta la Croce Rossa in stato di mobilitazione. Squadre cinofile, squadre di soccorso con 20 ambulanze in arrivo. Cucine da campo per assistenza alla popolazione in partenza per Amatrice e Accumuli. automobilisti invitati ad evitare di percorrere Via Salaria per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere le zone colpite”. La Croce Rosa ha pubblicato un vademecum su cosa fare in caso di terremoto. Tra le indicazioni per chi e’ al chiuso si raccomanda di cercare riparo e non precipitarsi sulle scale o in ascensore, mentre chi e’ all’aperto deve recarsi nelle zone di raccolta evitando di usare il telefono e l’automobile.

E’ stato avvertito anche a Napoli il forte sisma che ha colpito, la notte scorsa, il centro Italia. Secondo quanto conferma la centrale operativa dei Vigili del Fuoco, diversi cittadini hanno telefonato spaventati per capire dove fosse l’epicentro. I vigili sottolineano che nessun danno si e’ registrato a persone o edifici e che, come da protocollo, due unita’ operative sono partite per supporto dei colleghi nei territori colpiti dal terremoto. Probabile l’invio di altri mezzi e uomini.

Tanta paura ma nessun danno nell’Aretino dopo la scossa di terremoto di magnitudo 6.0 che alle 3.30 ha colpito il Reatino. Il centralino dei vigili del fuoco e’ stato subissato di telefonate mentre nove pompieri del comando di Arezzo stavano partendo verso Amatrice (Rieti). La scossa e’ stata avvertita con particolare intensita’ nei piani alti degli edifici cittadini ma anche in altri centri della provincia di Arezzo, con suppellettili e lampadari che hanno oscillato a lungo. Nessun danno viene segnalato neppure nelle zone montane della Valtiberina dove il sisma e’ stato sentito in maniera molto forte. Gli abitanti, tirando un forte vento gia’ da qualche ora, non hanno pero’ distinto sul momento se si trattasse di una sorta di tromba d’aria o del terremoto. Una volta realizzato cosa stava accadendo, sono scesi in strada cosi’ come accaduto anche nel capoluogo. Il sisma e’ stato percepito anche in alcune zone del territorio fiorentino.

Tanta paura, con tanta gente svegliataAmatrice-313x420 dal terremoto e scesa in strada in piena notte. Si e’ sentita forte anche nella Capitale la scossa di terremoto che ha devastato Amatrice e Accumoli, nel reatino, e ha colpito con gravi danni anche altri paesi dell’Italia centrale. Letti che si sono mossi, muri e finestre che hanno tremato a lungo. Migliaia di romani si sono svegliati alle 3:36, in tanti sono scesi in strada per la paura, dal centro alla periferia. In tanti hanno sentito, netta e chiara, piu’ tardi anche la seconda scossa. “Al momento a Roma non si sono registrati danni a persone o cose. Tanta paura, con gente che di notte e’ scesa per strada e tantissime chiamate arrivate. Alle 10.30 sono stata convocata in Campidoglio dalla sindaca per fare il punto sulla situazione”, spiega Cristina D’Angelo, alla guida della Protezione Civile di Roma.

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