Lavoro: a Messina apre la sede provinciale Anpit

  • Foto di Gabriele Stramandino
  • Foto di Gabriele Stramandino
  • Foto di Gabriele Stramandino
  • Foto di Gabriele Stramandino
  • Foto di Gabriele Stramandino
  • Foto di Gabriele Stramandino
/
StrettoWeb

La sede di Messina sarà diretta dall’avvocato Lidia Dimasi. L’Associazione conta 30 mila aziende aderenti, oltre 60 sedi in Italia e punta su un modello nuovo di relazioni industriali e welfare aziendale

Apre a Messina la sede provinciale dell’Anpit, l’Associazione nazionale per l’industria e il terziario. La sezione nella città dello Stretto si aggiunge alle oltre 60 operative in Italia a servizio di 30 mila aziende già aderenti. I nuovissimi e accoglienti locali di via Luigi Cadorna 2 sono stati inaugurati ieri dal presidente nazionale dell’Associazione, Federico Iadicicco, che ha tagliato il nastro insieme alla responsabile provinciale Lidia Dimasi, avvocato e docente al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina. Presenti il consigliere nazionale del sodalizio Daniele Saponaro e i dirigenti regionali Anpit, Alberto Saitta, della sede di Palermo; Giovanni Greco (Catania); Giacomo Vinci (Siracusa); Attilio Parisi (Caltanissetta) e il presidente Anpit di Reggio Calabria, Giuseppe Quattrocchi.

L’Associazione nazionale per l’industria e il terziario ambisce ad essere un punto di riferimento per imprese e aziende, anche nel Mezzogiorno e in Sicilia, con un approccio moderno a supporto di imprenditori e lavoratori, nel sempre più complesso mercato del lavoro e della contrattazione collettiva nazionale.

Siamo molto soddisfatti dell’apertura di una nuova sede nell’Isola e, in particolare, a Messina – afferma il presidente Federico Iadicicco – un contesto sociale ed economico difficile, appesantito da un quadro macro economico ancora più problematico, che ha reso le aziende soggetti molto fragili. Come Anpit – spiega – abbiamo fatto del radicamento la nostra principale ragione d’esistenza, per aiutare in modo efficace le aziende nella contrattazione di secondo livello, offrire servizi e opportunità”.

Foto di Gabriele Stramandino

Il presidente nazionale, inoltre, sottolinea “il massimo impegno di Anpit: aiutiamo le imprese a crescere e a strutturarsi, con particolare attenzione all’organizzazione del lavoro, che riteniamo fondamentale, un’organizzazione che faccia della partecipazione dei lavoratori alle scelte delle aziende e ai risultati un elemento di fondo. Non più conflitto permanente tra lavoratori e imprenditori, come è avvenuto nel secolo scorso, ma lavoratori e imprenditori assieme per costruire un futuro migliore per quest’Isola e per l’Italia”.

La responsabile provinciale di Messina, Lidia Dimasi, non ha nascosto la soddisfazione per l’importante momento: “É un impegno entusiasmante, oltre che ambizioso – osserva – in un comprensorio dove le aziende non sono ancora preparate su argomenti quali gli strumenti contrattuali e vedono con un po’ di riluttanza l’applicazione di un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro. Anpit – spiega – ha costruito un modello nuovo di relazioni industriali e punta molto sul welfare aziendale, ovvero una forma di sostegno ai dipendenti che eroghi beni e servizi completamente detassati. Un vantaggio fiscale per le aziende e un’opportunità per i lavoratori che vedono detassati i loro proventi“, conclude Dimasi.

Santi eroi imprenditori: presentato il libro di Federico Iadicicco e Marco Bachetti

La serata è proseguita con la presentazione, alla Feltrinelli Point, del libro di Federico Iadicicco e Marco Bachetti, ‘Santi eroi imprenditori’ (edizioni Historica), al quale è intervenuto lo stesso Iadicicco che ha conversato con i giornalisti Rosaria Brancato, Tiziana Caruso e Davide Gambale. Un testo che ha animato un dibattito centrato sull’importanza di tornare a pensare un’economia che guardi ai valori morali e non sono a fare profitto, e capire che pure questi sono profitto e ricchezza. Un’impresa che ritrovi esempi virtuosi di uomini i quali, insieme alle loro aziende, hanno fatto crescere rapporti umani e territori, proprio come i protagonisti delle storie raccontate nel libro. Gli interessanti interventi dei giornalisti con l’autore, con la formula del talk show, hanno trovato sintesi nella certezza che è opportuno ripensare un futuro che agevoli la circolazione di idee e favorisca il lavoro dentro un sistema fiscale sostenibile e un dignitoso welfare sociale, così da ricreare condizioni di vita e di sviluppo che diano nuove speranze al Paese.

 

Condividi