Reggio Calabria, è bufera sul codice etico di Falcomatà: “lo avevate votato, ora fate finta di non sapere”

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In Consiglio Comunale irrompe Massimo Ripepi, che ha chiesto delucidazioni in merito al PD e al Sindaco f.f. Paolo Brunetti

Un codice etico votato nel 2014, nel corso del primo mandato del Sindaco Falcomatà, e che tutti gli amministratori avrebbero dovuto rispettare. In caso contrario, si sarebbero dovuti dimettere. Così recitava il documento su cui ora è praticamente bufera. A qualche giorno dalla condanna anche in Appello del Sindaco sospeso di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà per il Processo Miramare, i Consiglieri di Centro Destra tornano a “spingere” sul tema codice etico. Qualche giorno fa lo aveva fatto, attraverso un ironico video, il movimento Reggio Futura, riprendendo le parole dello stesso Falcomatà nel 2016.

Sabato, in Consiglio Comunale, è stato invece Massimo Ripepi a chiedere delucidazioni al PD e al Sindaco f.f. Brunetti: “incredibile ma vero, il Sindaco f.f. Brunetti non risponde in Consiglio Comunale sulla mancata applicazione del codice etico”, si legge nel video che lo stesso Ripepi posta sui social mentre interviene, in Aula, sulla suddetta questione, chiedendo a Brunetti una risposta: “sarebbe utile una presa posizione del Pd – dice – Sindaco Brunetti, c’eri pure quando avete fatto il codice etico. Che iniziative intende prendere? Il segretario del PD ha detto che non sa niente di questo codice etico, lui che fa gli articoli sull’eticità. Fa finta di non sapere, come lei in questo momento. Voi non potete fare le cose e poi girarvi dall’altra parte. Annullatelo, e chiedete scusa”, derubricandolo a “gravissimo atto di ipocrisia, però non si possono trasgredire le regole che voi stessi avete votato. Che cosa intende fare? In questo foglio c’è scritto che tutti gli amministratori si devono dimettere. Vuole fare qualcosa? Sennò lo deve fare annullare, spiegando che avete bluffato con la città”.

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