Reggina, è un Granillo da serie A: tifosi amaranto vicinissimi al 4° posto nella classifica degli spettatori

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La Reggina prima in classifica in serie B è quinta per numero di spettatori sugli spalti dopo 4 gare casalinghe, ma davanti ci sono le tre metropoli della categoria e il Cagliari su cui già alla prossima si può concretizzare il sorpasso

C’è la classifica del campo e quella degli spalti. Sul terreno di gioco la Reggina è prima in classifica grazie a 6 vittorie in 8 partite (due sole le sconfitte, entrambe 1-0 in trasferta sui campi di Ternana e Modena). Sugli spalti è quinta, ma davanti ci sono soltanto le tre metropoli della categoria e il Cagliari su cui già alla prossima gara si può concretizzare il sorpasso. Ieri nel derby calabrese con il Cosenza, sugli spalti del Granillo c’erano oltre 15 mila spettatori per una cornice di pubblico degna della serie A. E’ stato anche il record stagionale per gli amaranto nelle prime quattro gare di campionato:

  • Reggina-Cosenza 15.417
  • Reggina-Palermo 13.013
  • Reggina-Sudtirol 11.504
  • Reggina-Cittadella 9.197

Sono numeri eccezionali, degni appunto della serie A (come sottolineato anche da mister Inzaghi ieri) e che testimoniano l’eccezionale passione calcistica della città che sta accompagnando la squadra ad ottenere risultati straordinari in campo. Non è un caso se al Granillo la Reggina ha sempre vinto con goleade, senza mai subire gol (4-0 al Sudtirol, 3-0 tutte le altre tre). Dal punto di vista degli spettatori, è vero che la Reggina in queste prime quattro gare stagionali ha già ospitato i due attesissimi derby con Cosenza e Palermo, ma è anche vero che gli altri due match sono stati con le squadre meno attraenti per il pubblico, cioè Cittadella e Sudtirol. Le altre partite saranno tutte molto interessanti, soprattutto se la squadra continuerà a viaggiare nei quartieri alti giocandosi la promozione in serie A, già a partire dalle prossime due accattivanti gare casalinghe che sono Reggina-Perugia il 22 Ottobre e Reggina-Genoa in notturna il 7 Novembre.

Per quanto riguarda la classifica (parziale) di categoria, la Reggina è quinta vicinissima al quarto posto, con un enorme distacco su tutte le altre. Davanti agli amaranto ci sono soltanto le tre metropoli della categoria che sono Palermo (675 mila abitanti), Genova (585 mila abitanti) e Bari (325 mila abitanti), più il Cagliari. Delle tifoserie che precedono la Reggina, due arrivano dalla serie C (Palermo e Bari) e due dalla serie A (Genoa e Cagliari), e quindi hanno l’entusiasmo di una corazzata costruita per risalire (nel caso delle retrocesse) o dell’ambizione del doppio salto consecutivo grazie agli investimenti di società ricchissime (Bari e Palermo). Tra tutte le squadre che, come la Reggina, già lo scorso anno militavano in serie B, nessuna è minimamente vicina al pubblico amaranto. Ecco la classifica delle principali di serie B fino al momento:

  1. Bari 25.805 (3 partite)
  2. Genoa 24.413 (4 partite)
  3. Palermo 21.092 (4 partite)
  4. Cagliari 13.896 (4 partite)
  5. Reggina 12.282 (4 partite)
  6. Parma 9.781 (4 partite)
  7. Spal 9.342 (4 partite)
  8. Modena 9.121 (4 partite)
  9. Benevento 8.730 (4 partite)
  10. Cosenza 8.151 (3 partite)
  11. Pisa 8.130 (4 partite)
  12. Frosinone 7.914 (4 partite)

Come possiamo vedere, le prime cinque sono all’altezza del pubblico di serie A dove, tolte le big, un po’ ovunque siamo su questi valori in base ai dati medi delle prime partite di quest’anno: Lecce (24.000), Sampdoria (21.800), Udinese (20.800), Salernitana (20.700), Atalanta (18.400), Bologna (18.000), Torino (16.813), Verona (16.300), Sassuolo (13.000), Empoli (11.600), Monza (11.400), Cremonese (11.200) e Spezia (8.100).

La differenza tra la Reggina e le altre tifoserie è che a Reggio nessuno pensava di poter lottare per la serie A quest’anno: la stagione è iniziata male e tardi con il rocambolesco cambio di società, l’iscrizione al fotofinish, le trattative per l’allenatore mentre le altre squadre erano già in ritiro, la campagna abbonamenti iniziata quando le altre erano già finite. Adesso è la squadra, con i risultati e le prestazioni mostrate in campo, a trascinare il pubblico (che a sua volta trascina ulteriormente la squadra): continuando così, anche la classifica sugli spalti può essere ribaltata in favore degli amaranto. Per una città che ha ancora disperata voglia di emozionarsi, divertirsi, svagarsi e gioire intorno al proprio simbolo storico di identità più grande: la maglia amaranto.

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