Guerra Ucraina, Salvini: “in difficoltà a votare per invio armi. Per la pace serve la democrazia, non le bombe”

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Matteo Salvini torna a parlare della guerra in Ucraina: il leader della lega continua a ribadire il suo scetticismo sull’invio di armi per fermare il conflitto

Come si avvicina la pace? La guerra la fermo con la guerra, con le bombe? Alla minaccia di attacco nucleare rispondo con minaccia di attacco nucleare? Secondo me no. Il popolo ucraino va difeso e sostenuto in tutti i modi possibili, però quando in Parlamento sarò chiamato a votare a favore dell’invio di armi, lo dico con massima onestà, sono in difficoltà perchè una cultura democratica ferma le bombe non con altre bombe ma con la democrazia, il dialogo, il confronto anche aspro“. È quanto dichiarato da Matteo Salvini, intervistato a Verona da Bruno Vespa, in merito alla guerra in Ucraina.

Secondo il leader della Lega, cercare di arrivare a una pace, fomentando la guerra, non porterà ai risultati sperati “In Afghanistan abbiamo dato le armi poi quando siamo fuggiti abbiamo lasciato 300mila fucili in mano ai talebani – ha aggiunto SalviniMi preoccupa la voglia di guerra di qualcuno. Putin va fermato, senza se e senza ma, ma la minaccia nucleare è la soluzione sbagliata. Ho paura che se qualcuno schiaccia il pulsante sbagliato non c’è via di ritorno. La Russia ha sbagliato, Putin ha sbagliato, mi auguro che alcuni miei colleghi parlamentari che parlano con facilità di guerra di razzi di bombe e missili, ci pensino due volte. E anche in questo caso la soluzione migliore è quella portata avanti dal Santo Padre e vanno bene le sanzioni“.

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