Incendi in Calabria, l’accusa alle istituzioni: “speculazioni e ritardi incredibili hanno devastato il territorio”

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Sandro Benincasa, responsabile regionale laburisti Dem, chiama in causa anche Calabria Verde

È stata la settimana più rovente dell’estate con temperature che al sud si sono avvicinate ai 48 gradi, con i metereologici che annunciano l’arrivo un anticiclone subtropicale africano. Non ci sono state solo le temperature a tratti eccezionali, ma a rendere questa fiammata africana più intensa ed irrespirabile a volte insopportabile è stata la improvvisa presenza di incendi e fiamme in tanti territori della Calabria. Da San Luca a Roccaforte del Greco, notti di fuoco a Bagnara Calabra. A tal proposito Sandro Benincasa, responsabile laburisti Dem Calabria, ha commentato le tragiche vicende, tirando in ballo Calabria Verde e le istituzioni Regionali. “Sono stati mobilitati 2500 operai da Calabria Verde. Il commissario Oliva dopo l’annuncio che il personale di cantiere in questa emergenza verrà adibito a supporto anche nelle attività di bonifica degli incendi. Inoltre il personale può contare sul parco mezzi antincendio potenziato grazie alla flotta aerea di Calabria Verde. Fin qui tutto lineare. Ma caro Oliva qualcosa non ha funzionato? Perché? – si domanda Benincasa –  Non c’è dubbio che è la mano dell’uomo ad aver causato altri roghi in Provincia di Catanzaro dove danni enormi sono stati fatti ad intere famiglie evacuate dalle loro case e la distruzione del grande polmone verde della Pineta di Siano rimane un mistero. Si poteva evitare? Sono trascorsi due giorni e dopo l’inferno di fuoco si è abbattuto su tanti punti della città di Catanzaro ed anche nel Soveratese ad Isca, altre famiglie evacuate e centinaia di ettari distrutti. Di chi è la responsabilità?”.

Ieri hanno perso la vita altri due anziani a Grotteria e Cardeto nel Reggino: “dove è il piano di emergenza, il piano programmazione di forestazione esiste? Sono stati attivati tutti gli attori dalla Protezione civile al coordinamento regionale antincendio coordinato da Calabria Verde? Un ringraziamento va tutti soprattutto agli operai di Calabria Verde e dei Consorzi di Bonifica che, grazie al supporto dei vigili del fuoco hanno con scarsi mezzi e poco personale collaborato con tutte le forze e le energie disponibili alle attività di spegnimento. Sono state attivate i famosi COC nei comuni interessati dai roghi? Perché come dice il sindaco Abramo si interviene tardi sugli interventi di spegnimento e soprattutto a Siano dove la Splendida Pineta è cenere e fumo. Ci sono ancora territori di seria A e territori di serie B?”.

Ieri 110 incendi in tutta la Regione si chiede lo stato di emergenza in ritardo rispetto a quello che è realmente successo: “mentre la Calabria brucia la Regione dorme sonni tranquilli perché impegnata a fare propaganda elettorale, con Spirlì e la sua giunta incapaci di attivar le misure urgenti per fronteggiare roghi e fuochi che distruggevano boschi, campagne e provocavano morti e danni ambientali devastanti. Di chi è la responsabilità? Perché non si sono organizzati in tempo le squadre AIB attivando la prevenzione per eseguire le tradizionali fasce parafuoco nei boschi e formando giovani specializzati a terra e rinnovando un parco macchina di Calabria Verde necessario per fronteggiare i roghi prima da terra e poi da via aerea nei punti dove non ci si può arrivare per intervenire e spegnere l’incendio? Perché non abbiamo chiamato i tanti discontinui a supporto che erano già stati sperimentati nella attività di spegnimento negli anni passati? Hanno ragione i vescovi perché le istituzioni dovevano e devono fare di più. Individuare i piromani che sono i veri assassini ambientali. Come? Innanzitutto perché non si è pensato in quei tratti di installare delle telecamere affinché venisse scoperto diversi di questi criminali ambientali e colpirli con pene severe? Solo così potremmo arginare il fenomeno con la prevenzione e l’organizzazione di un sistema regionale antincendio che deve essere riformato al più presto assumendo giovani formandoli e specializzandosi e con nuovi mezzi autobotti nuove e mezzi speciali idonei”.

Infine, conclude la nota, “perché dobbiamo pagare milioni di euro a società private per la gestione di Canadair e qualche elicottero? Negli anni passati abbiamo assistito a speculazioni e riserve in merito e non dimentichiamo che è intervenuta la magistratura. Come mai tutto tace caro commissario regionale e non si prendono seri decisioni affinché anche la Calabria possa autonomamente realizzare ed assumere giovani formandoli costruendo uno staff tecnico all’avanguardia e comprarsi dei Canadair, elicotteri e quant’altro per superare ed ammortizzare cifre sborsate negli anni di milioni di euro e continue speculazioni. Oggi si contano danni e Calabria Verde è stata affossata da una politica assente ed inconcludente. Pochi elicotteri, pochi mezzi, personale impiegato male senza una turnazione seria per fronteggiare la salvaguardia ambientale. Basta se non siete in grado andate a casa perché siamo stanchi della vostra inerzia e del vostro menefreghismo. Dimettevi e chiedete scusa ai calabresi”.

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