Coronavirus a Reggio Calabria, primo maggio di protesta: i sindacati organizzano una conferenza stampa per mandare un messaggio al Governo

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Sarà programmata una video conferenza nazionale dalle principali città italiane e dai principali luoghi di lavoro colpiti dalla crisi occupazionale ed in particolare da Napoli, Roma, Milano, Reggio Calabria e Palermo

La nota della Confederazione Nazionale Lavoratori sulla ricorrenza del 1 maggio. Di seguito il comunicato stampa integrale:

“La pandemia ha spento quasi 3 milioni di vite nel mondo. Ma in Italia c’è un’altra emergenza: quasi un milione di posti di lavoro persi nel 2020… e un altro milione a rischio nel 2021…

Sono numeri da capogiro che danno la dimensione della tragedia che si sta consumando nel nostro Paese.

Per questo la Confederazione Nazionale dei Lavoratori (CNaL) ha deciso di utilizzare la ricorrenza del 1 Maggio per lanciare un messaggio preciso al Governo e ai lavoratori: “l’Italia rinasce con il lavoro, con la partecipazione e la cogestione dei lavoratori alle attività di impresa”.

I numeri sono impietosi: quattro miliardi di ore di cassa integrazione con una perdita reddituale media procapite di circa 7 mila euro. Settori economici importanti completamente in ginocchio, dai lavoratori dello spettacolo a quelli del fitness, completamente dimenticati dal Governo in quest’anno e mezzo di chiusure forzate.

Ecco dunque come la festa del 1 maggio rischia di trasformarsi in una protesta per la mancanza di una visione unitaria sulle politiche da adottare per rilanciare l’economia: una video conferenza nazionale dalle principali città italiane e dai principali luoghi di lavoro colpiti dalla crisi occupazionale ed in particolare da Napoli, Roma, Milano, Reggio Calabria e Palermo.

La Calabria sconta ancora non solo un numero in crescita di positivi al virus, ma soprattutto una Sanità pubblica piegata e depauperata da anni di incuria e di malgoverno: per questo il collegamento avverrà da uno dei luoghi simbolo del fallimento della politica, locale e nazionale, la Casa della Salute di Scilla, la sintesi del fallimento di un modello di sanità che è rimasto solo sulle carte.

Nessun proclama ma una serie di testimonianze e di proposte per la nostra terra e per la nostra gente”.

Il segretario regionale CNaL – Sergio Marino

Il Commissario Nazionale Sanità CNaL – Giuseppe Martorano

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