Coronavirus a Messina, De Luca critica Musumeci: “Sicilia in zona arancione, ma lui non può lamentarsi. Bisogna velocizzare la campagna vaccinale”

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Messina, il Sindaco De Luca manda anche un messaggio di solidarietà ai commercianti che si ritrovano nuovamente a dover sopportare nuove pesanti restrizioni

La Sicilia torna in zona arancione e non per l’aggravarsi della situazione epidemiologica. Il governo, infatti, adesso guidato da Mario Draghi, ha deciso di abolire la zona gialla con l’ultimo Dpcm. Con un post pubblicato sui social ha reagito alle decisioni anche il Sindaco di Messina, facendo riferimento anche alla Giunta regionale: “Da oggi la Sicilia è in zona arancione per decreto imperiale! Anche in questo la Sicilia a traino del Nord – scrive Cateno De Luca “Godiamoci questa zona gialla puntando alla zona bianca…” aveva dichiarato Musumeci solo dieci giorni fa. Nessun siciliano ci aveva creduto, avendo già sperimentato sulla propria pelle che di lotta al Covid il Presidente ha dimostrato di intendersene poco. Altrimenti non si spiegherebbero tutti i disastri (vicenda La Paglia docet!) e le contraddizioni del governo regionale (ancora attendiamo i ristori regionali) nella gestione della pandemia da un anno a questa parte. Tra le cose che Musumeci – dopo un anno – non ha ancora capito è che il termometro nazionale del rischio Covid è la tenuta delle strutture ospedaliere lombarde e piemontesi: non appena queste vanno in crisi, tutti gli italiani devono chiudersi in casa! Certo, anche il sistema sanitario siciliano è tutt’altro che affidabile ed ha molto da farsi perdonare per quanto riguarda l’emergenza pandemica. Quindi, Musumeci e Razza fanno bene a non lamentarsi troppo”. 

Un messaggio di vicinanza anche ai titolari delle attività che con le nuove restrizioni si troveranno in difficoltà: “la nostra solidarietà va, quindi, oggi agli imprenditori ed a tutti coloro che subiscono queste restrizioni imposte da un decreto del governo nazionale. La zona gialla, infatti, era stata conquistata dopo i sacrifici dei mesi scorsi – davvero necessari – per porre un freno alla scellerata gestione dell’ASP di Messina. Forse si sarebbe potuto continuare, con le dovute cautele, alle stesse condizioni. Ed invece, come nel “gioco dell’oca”, ora si ritorna alla casella di partenza del 24 dicembre scorso”.

Cateno De Luca infine prova a fare una panoramica generale sulla pandemia del Coronavirus“ormai è chiaro che da questa situazione non si esce facendo la conta quotidiana dei contagi e delle varianti, perché il sistema sanitario – regionale e nazionale – può entrare in crisi da una settimana all’altra. Se ne esce solo con un numero di vaccinati talmente alto da chiudere ogni discussione con quegli scienziati che da un anno decidono per conto nostro. Su questo fronte non ci possiamo limitare ad aspettare che il buon lavoro da poco intrapreso dall’ASP 5 dia i suoi frutti. L’ottimo, in questo caso, non è nemico del bene. Siamo, quindi, già al lavoro per individuare in città nuovi centri di vaccinazione per aumentare – in quantità ed in qualità – l’offerta e, soprattutto, per accorciare i tempi di attesa. Siamo come sempre disponibili a garantire la massima collaborazione per fare di più e fare in fretta nella campagna di vaccinazione. Solo così può ripartire la speranza che con il sole dell’estate si possa intravedere anche quello dell’avvenire”.

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