Napoli, Gattuso fra concretezza e pericoli: “meglio essere Calimero che Brad Pitt”

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Gennaro Gattuso chiede più concretezza al suo Napoli e si lancia in un particolare paragone fra il piccolo Calimero con Brad Pitt

Dopo la dura sfuriata post sconfitta con lo Spezia, il Napoli supera 1-2 l’Udinese e torna alla vittoria, seppur soffrendo. I partenopei hanno rischiato la frittata con un clamoroso errore sul gol di Lasagna, ma nel finale ci ha pensato Bakayoko a regale i tre punti a Gattuso che può dirsi soddisfatto, ma non troppo. L’allenatore degli azzurri lavora infatti sulla mentalità della sua squadra apparsa spesso fragile nonostante la qualità espressa in campo.

Meglio essere Calimero che Brad Pitt secondo la filosofia di ‘Ringhio’, bruttini ma efficaci non è un male: “io non mi arrabbio tecnicamente, ma sulla questione dell’annusare prima le situazioniTante volte non annusiamo il pericolo: se andiamo a vedere i numeri di questa partita con l’Udinese sono ancora una volta incredibili. Abbiamo subito qualche tiro in porta in più, è vero, ma eravamo sempre là: abbiamo avuto tre volte la palla del 2-0 e Musso li ha salvati. Io non posso vedere che dopo un errore sbagliamo ancora: dobbiamo pensare da squadra e annusare il pericolo. È un problema che la squadra si porta dietro da tanto tempo, da prima della mia gestione: da un punto di vista della mentalità non sappiamo soffrire, non siamo mai stati grandi, ma a tratti lo stiamo facendo. Nel calcio esiste la parte emotiva e quella caratteriale: si può migliorare anche quella. Sotto questo punto di vista non siamo ancora pronti al cento per cento ed è mio dovere chiedere ai miei calciatori di migliorare: con lo Spezia non si può parla di sfiga, piuttosto di mancanza di cattiveria. Non dobbiamo vederci sempre come Brad Pitt, anzi: a volte dobbiamo vederci anche come Calimero. Un po’ bruttino, non succede nulla“.

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