Reggio Calabria, lettera della Cisl Fp e Cisl Medici: “attenzionare e sanare un servizio essenziale come il 118”

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Reggio Calabria, lettera della Cisl: “attenzionare e sanare un servizio essenziale come il 118, è ancora più importante in questo periodo, è un dovere farlo e sarebbe veramente grave ed irresponsabile non intervenire domani stesso”

Di seguito la lettera integrale della Cisl Fp e Cisl Medici alla Commissione Straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, al Direttore Sanitario ed al Direttore Amministrativo:

Circa dieci giorni fa la CISL FP ha chiesto di intervenire subito sul 118, evidenziando che già nella Centrale Operativa che è il cuore pulsante del Servizio vi sono solo 15 Operatori su 24 previsti, nella normalità una condizione tale è insostenibile, nell’Emergenza del momento e con tutte le altre carenze che spesso scaricano sul 118, andare avanti in questi termini è pura follia. Il resto del Servizio non si diversifica molto e sul Territorio e oltre alle carenze di mezzi, Personale Infermieristico e Medico, si fanno i conti con una carenza specifica che è quella degli Autisti Soccorritori, insufficienti per numero e non ancora adeguati come qualifica, come insufficiente è la fornitura di Dispositivi Individuali di Protezione. La CISL FP e CISL Medici non “accusano”, preferiscono denunciare, mettere al corrente, proporre soluzioni, non sottacere condizioni che potrebbero compromettere seriamente il compito del 118 che è quello di salvare vite umane. Fare polemiche non porta dritti al risultato e spesso è difficile trovare soluzioni anche quando si consigliano i giusti percorsi, è sotto gli occhi di tutti lo stallo in cui versa l’ASP di Reggio Calabria, per l’inefficienza dei Vertici Aziendali che si sono susseguiti e che non si sempre affidati agli “Uomini” migliori. Quando si parla di Vertici susseguitisi, bisogna tornare indietro nel tempo ed avere il coraggio di ammettere che non si è voluto “scorgere” il livello di inadeguatezza e incompatibilità che stagnava nel contesto malato e cronicizzato del Servizio in questione. Ora è facile scaricare le colpe, talvolta con ipocrisia e malcelato interesse di parte ma nessuno è esente da esse, soprattutto se chi muove le accuse conosce e vive da decenni tutti gli sviluppi e le condizioni che hanno favorito il nascere di inchieste giudiziarie ancora in corso. La colpa evidente dei vari Vertici, anche precedenti alla nascita dell’ASP di Reggio Calabria, è quella di non essere intervenuti, considerando che il dovere di porre fine a certe anomalie pesa “quasi” quanto il dolo di chi le ha create. Il consiglio che la CISL FP e CISL Medici si sentono di dare all’attuale Vertice Aziendale, è quello di andare fino in fondo e scardinare ogni malfunzionamento di un settore così importante per la Comunità, rispondendo al preciso dovere di porre fine a tutte le vecchie logiche che hanno avvelenato l’ASP di Reggio Calabria, portandola allo scioglimento per le “famose” infiltrazioni. Tutto questo è nato in passato ma gli effetti ancora durano e bisogna fare i conti con un contesto in cui per fortuna esistono professionisti al di sopra dei conflitti e degli interessi di parte che con molto sacrificio riescono a dare risposte all’Utenza. Per fare chiarezza sulle criticità vissute nell’ambito del “sistema” 118, la cosa migliore è quella di descrivere una giornata tipo e comprendere i veri limiti di un settore che non corrisponde a quello pretestuosamente mostrato in televisione, con protagonisti che si esprimono in dialetto, non risparmiandosi in frasi scurrili e fuori luogo in un ambiente dove il rigore morale e l’altruismo sono sicuramente predominanti. Certe isolate condizioni, screditanti agli occhi di chi non conosce bene il Servizio, gettano fango e sfiducia nei confronti del Servizio stesso e creando disperazione nell’Utenza di riferimento. Già al turno della mattina del 30 Marzo 2020, passava la consegna che le ambulanze di Locri, Bianco, Melito, Palizzi, Reggio Calabria 1-2 e 3, Scilla e Gioia Tauro erano sprovviste di DPI e che era stata avvisata l’Unità di Crisi della Prefettura, le Forze dell’Ordine e naturalmente il Direttore del Servizio.

La condizione si è protratta per tutto il turno antimeridiano, l’unica nota positiva riguardava l’inizio dei prelievi biologici al Personale in servizio per la verifica di infezione da COVID-19. Alle ore 14,00 sono stati consegnati alcuni DPI nella misura di 60 tute, delle quali solo 15 erano idonee al contenimento biologico oltre ad un numero adeguato di mascherine a norma. Durante lo stesso turno, finite le tute adeguate, le ambulanze si sono fermate per mancanza  dei DPI suddetti, non rimaneva che sperare nell’arrivo del necessario per garantire la copertura notturna. Poiché risulta che  giungono alcuni  DPI donati da altri Enti Pubblici e Privati al personale del 118, si ritiene che siano reperibili in commercio dispositivi di protezione, per cui si invita la Direzione Aziendale ad individuare fornitori tramite le donazioni e stante la gravissima situazione, disporre l’immediato  acquisto di DPI nella misura di quanto consentito anche con i limiti delle Casse Economali. La CISL FP e CISL Medici non si scagliano contro nessuno, pretendono che si faccia chiarezza sulle carenze esposte e sui livelli di responsabilità che potrebbero non ricadere nello stesso Servizio, addirittura fuori della stessa Direzione Strategica che nell’ASP di Reggio Calabria, non coadiuvata  dal Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, mai nominato. Il condizionale è d’obbligo ma nell’attesa che si faccia luce sulle responsabilità, le conseguenze “ricadono” puntualmente sull’Utenza e sugli Operatori, questo non è più accettabile. La CISL FP e CISL Medici invitano i Commissari a far luce sull’incresciosa vicenda che già, solo con  un riepilogo giornata, evidenzia l’entità della problematica. Le Scriventi Organizzazioni Sindacali comunicano quanto denunciato alla Segreteria Generale della CISL FP Calabria e CISL Medici Calabria, in caso le responsabilità esulino dal livello Provinciale della Sanità Pubblica, col preciso intento di arginare e risolvere un tale rischio sociale a qualsiasi livello esso risieda. La proposta risolutiva che la CISL FP e la CISL Medici sono soliti offrire in ogni intervento, è proprio questa: Non aspettare che un’altra giornata “tipo” sia uguale o peggiore di quella trascorsa, intervenendo  subito  sulla fase critica del processo, individuandone natura e responsabilità Aziendali ed extra Aziendali. Attenzionare e sanare un servizio essenziale come il 118, è ancora più importante in questo periodo, è un dovere farlo e sarebbe veramente grave ed irresponsabile non intervenire domani stesso”.

CISL FP                                                                              CISL Medici

Il Segretario Generale                                                           Il Segretario Generale Aggiunto

Vincenzo Sera                                                                    Giovanni Calogero

Il Segretario Generale Aggiunto                                          Il Segretario Aziendale

Giuseppe Rubino                                                               Francesco Loschiavo         

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