Reggio Calabria, Tortorella: “le problematiche sanitarie che da tempo affliggono il carcere di Arghillà stanno iniziando a trovare una soluzione”

StrettoWeb

Reggio Calabria, Tortorella: “le problematiche sanitarie che da tempo affliggono il Plesso Arghillà degli Istituti Penitenziari “G. Panzera” stanno iniziando a trovare, seppur gradualmente, soluzione”

“Le problematiche sanitarie che da tempo affliggono il Plesso Arghillà degli Istituti Penitenziari “G. Panzera” di Reggio Calabria stanno iniziando a trovare, seppur gradualmente, soluzione. Il Dirigente sanitario dal 23 u.s. ha ripreso servizio e da oggi 28 marzo un altro infermiere professionale potrà iniziare ad operare nel Plesso reggino”. E’ quanto scrive in una nota il Provveditore Vicario Dott. Rosario Tortorella. “Si auspica che il percorso virtuoso intrapreso dall’A.S.P. di Reggio Calabria in favore della popolazione detenuta di Arghillà possa continuare in questa direzione, in modo da garantire il prima possibile un servizio infermieristico attivo h 24. Rimane ancora qualcosa da fare per implementare le prestazioni ambulatoriali ma si confida che la A.S.P., nonostante le sia pur oggettive difficoltà del momento, possa presto intervenire con la stessa attenzione. La Direzione dell’istituto penitenziario, con il supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria di Catanzaro, continuerà a seguire con attenzione la questione presso i vertici aziendali, particolarmente importante in questo momento storico nel quale tutti gli sforzi sono orientati ad assicurare il migliore standard possibile di assistenza sanitaria ai detenuti. Con l’occasione l’Amministrazione penitenziaria regionale intende esprimere il più vivo apprezzamento al personale medico e infermieristico del servizio sanitario penitenziario, che fa capo alla A.S.P., per lo straordinario impegno e l’attenzione che stanno prestando per garantire la salute dei ristretti ed a tutti gli operatori penitenziari per il profondo senso del dovere con il quale quotidianamente e con umanità svolgono il loro servizio“, conclude.

Condividi