Reggina, Raggi: “tutti ricordano ancora la ‘Banda Scala’, 30 anni fa esprimeva un calcio moderno”

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Reggina, l’intervista a Maurizio Raggi: l’ex calciatore amaranto è ha parlato della Banda Scala e dello spareggio perso contro la Cremonese

Prima l’allenatore dei miracoli, poi uno dei protagonisti in campo. Dopo l’intervista al tecnico Nevio Scala, ai microfoni di Reggina Tv è intervenuto Maurizio Raggi. L’ex calciatore amaranto ha parlato dell’allenatore padovano: “eravamo tutti dei ragazzi eccezionali e lui era il nostro condottiero. Quello che ci diceva era per noi oro colato, aveva qualcosa in più rispetto agli altri”. Pensare a quel periodo riporta in mente allo spareggio con la Cremonese, che per la Reggina si concluse male e cancellò il sogno promozione in Serie A: “fa ancora male rivedere le immagini di quella sfida. Eravamo una società molto giovane, che comunque doveva crescere sotto tutti gli aspetti. Quella esperienza è servita per migliorare. Noi in campo non lo pensavamo, la squadra esprimeva un calcio moderno che faceva divertire il pubblico ogni settimana. A Reggio molti si ricordano ancora della banda Scala, perché già 30 anni fa esprimeva un gioco attuale. Il mister poi continuò il suo percorso professionale andando ad allenare il Parma e riproponendo quel sistema tattico che gli permise di ottenere grandi risultati”.

Una battuta anche sulla squadra del presente, dominatrice assoluta del girone meridionale del campionato di Lega Pro: “da quando è arrivato il presidente Gallo, con determinati investimenti, è tornato l’entusiasmo. Bisogna comunque ringraziare la famiglia Praticò che ha mantenuto in vita il club e con grandi sacrifici ha permesso alla squadra di restare nel calcio professionistico”.

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