Fiano (Pd): “nei dem non c’è una diarchia, importanti sia Renzi che Zingaretti”

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Fiano (Pd): “nei dem non c’è una diarchia, importanti sia Renzi che Zingaretti. Salvini ci ha offerto una svolta, ha sbagliato a pensare che la soluzione gialloverde fosse l’unica possibile in questa legislatura”

Emanuele Fiano, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla diarchia Renzi-Zingaretti. “Non direi che c’è una diarchia. Renzi ha dato un apporto significativo a questa nuova fase della legislatura, ma è innegabile che poi sia stato il nostro segretario Zingaretti a gestire la fase. Poi c’è stato anche il lavoro di Franceschini e Orlando di gestione del rapporto col M5S. Poi il lavoro dei capigruppo sul programma. Non c’è dubbio che l’assenso di Renzi a questa ipotesi ha contribuito a tenere compatto il partito. Un po’ inaspettatamente Salvini ha offerto una svolta e la possibilità al PD di non trattenere l’Italia intera in questo gioco anti-europeo, anti-Euro, in questo clima d’odio che si era creato”.

Sul governo col M5S. “Già all’inizio della legislatura, poi con un’intervista di Dario Franceschini, è stata detta una cosa molto semplice: noi siamo entrati in un sistema proporzionale e in questo sistema nessun partito e nessuna coalizione poteva governare da sola quindi noi dovevamo essere aperti a qualunque evenienza. Noi ci aspettavamo che Salvini rompesse la maggioranza su un tema comprensibile: la flat tax, l’autonomia. Non mi aspettavo che la rompesse sul niente, a meno che il niente non sia la paura della legge di stabilità. Salvini ha sbagliato a pensare che la soluzione gialloverde fosse l’unica possibile in questa legislatura. Avrebbe dovuto leggere la storia della Germania, dove Schulz ha fatto campagna elettorale contro la Merkel e poi hanno dovuto fare l’alleanza perché la Merkel non aveva la maggioranza. In un sistema proporzionale funziona così”.

Sulla manovra economica. “Il governo gialloverde ha portato questo Paese alla crescita zero, quindi intanto bisogna pensare a farlo crescere. Secondo noi con la flat tax della Lega non sarebbe cresciuto, secondo noi serve il taglio del cuneo fiscale. Quindi intanto c’è un cambio di impostazione”.

Sui decreti sicurezza. “Il cuore del decreto sicurezza bis è stato oggetto di critica da parte del Presidente della Repubblica e da quello del Consiglio che oggi spero scioglierà la riserva. Il capo dello Stato dopo aver promulgato il decreto ha scritto al Parlamento segnalando un punto critico, cioè l’articolo 1 del decreto che riguarda la chiusura dei porti e la comminazione della multa per le navi che salvano vite. Su questo con il M5S siamo d’accordo”.

Presidenti di Commissione leghisti? “I presidenti delle commissioni sono leghisti, ma la maggioranza nelle commissioni corrisponderà a quella parlamentare. Calderoli ha detto che proporrà milioni di emendamenti, staremo lì a discutere gli emendamenti, ma volenti o nolenti abbiamo la maggioranza e quindi i provvedimenti passeranno.

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