Terremoto in Calabria, Protezione Civile: “Scuole chiuse se lo decideranno i dirigenti”

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Il terremoto in Calabria risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone e cose

A seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in Calabria alle ore 7.24 con magnitudo ML 4.2, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile.
Dalle verifiche effettuate, l’evento – con epicentro localizzato tra i comuni di Palmi, Bagnara Calabra, Seminara e Scilla in provincia di Reggio Calabria – risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati segnalati al momento danni a persone e cose.

Il sisma è stato molto superficiale, a 11 km d profondità a mare, qualche chilometro al largo di Palmi e quindi si è avvertita in modo molto distinto“: lo ha spiegato all’Adnkronos Carlo Tansi, capo della Protezione civile regionale della Calabria, sottolineando che “al momento non sono arrivate segnalazioni importanti“. “Mi sto recando sul posto. Sono state attivate le associazioni di volontariato e avviate le operazioni di perlustrazione delle strutture più strategiche e delle scuole“. “Ci sono scuole adeguate dal punto di vista dell’anti-simica, altre che non lo sono. In base ai casi demandiamo la decisione di aprire o meno la scuola ai singoli dirigenti“.

E’ attiva la sala operativa regionale allo 800222211, h 24 tutti i giorni dell’anno, dove gli operatori risponderanno ai cittadini che vogliono segnalare criticità“, ricorda Carlo Tansi all’Adnkronos. “Non si possono fare considerazioni sui fenomeni sismici, bisogna aspettare le prossime ore per verificare se si tratta di un fenomeno isolato o se ci sta un quadro evolutivo di questo sistema di faglie che potrebbe fornire ulteriori elementi nelle prossime ore“.

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