La Comunità Islamica di Messina e l’Arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela, rappresentata da Consulta delle Aggregazioni laicali, Caritas, Ufficio Migrantes e Ufficio per il Dialogo interreligioso, a seguito della positiva esperienza delle precedenti edizioni, ripropongono per il 2018 tre incontri a tema, con lo scopo di continuare e progredire nella conoscenza, nel riconoscimento reciproco e nella convivenza pacifica, consapevoli che la comprensione di affinità e differenze aiuti a stabilire un clima di maggiore dialogo e serenità per la realizzazione di una Città plurale. Il primo appuntamento è previsto giovedì 8 febbraio 2018 alle ore 17.00, presso il “Salone delle bandiere” di Palazzo Zanca. Il tema di questo primo incontro sarà: I NOMI DI DIO nelle tre religioni abramitiche. L’uomo ha il potere di chiamare per nome l’altro, di identificare persone e cose per vivere una relazione autentica. Nel riconoscere Dio, assoluto e trascendente, mistero che non si finirà mai di conoscere, l’uomo sperimenta l’insufficienza di ogni linguaggio storico e culturale e però non rinuncia a rivolgersi a lui come a un Tu, con un Nome, un’identità e intenzione. Le tradizioni religiose hanno conservato e tramandano diversi Nomi di Dio. Le religioni abramitiche custodiscono i Nomi con cui l’Altissimo stesso si è rivelato. I relatori saranno il Rav Joseph LEVI, Rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze e della Toscana centro-orientale dal 1996 al 2017, docente presso prestigiosi atenei italiani ed esteri; Don Massimo NARO, docente di Teologia sistematica nella Facoltà teologica di Sicilia a Palermo, studioso del rapporto fra teologia e letteratura, arte e religioni; il Dottor Kamel LAYACHI, Imam delle Comunità islamiche del Veneto, membro dell’Associazione CRII (Consiglio delle Relazioni
Islamiche Italiane) dove ricopre il ruolo di responsabile del Dipartimento Formazione e Dialogo interreligioso. A moderare l’incontro sarà la dott.ssa Caterina Pastura.
A Messina l’inziativa dal titolo “i nomi di Dio nelle tre religioni abramitiche”
