Stupro della dottoressa di Catania, Morrone: “violentare un medico è più grave che negli altri casi”

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Stupro della dottoressa di Catania, parla il Prof.Aldo Morrone: Violentare un medico è più grave che negli altri casi di violenza. Chi aggredisce un medico aggredisce se stesso. Nessuna Dottoressa dovrebbe essere lasciata sola negli ambulatori

abusi-sessualiRiguardo lo stupro della Dottoressa di guardia notturna in un paese vicino Catania è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso del programma Genetica Oggi condotto da Andrea Lupoli, il Prof.Aldo Morrone, Direttore del servizio di Salute Globale all’Ospedale San Gallicano di Roma, affermando come: “Una violenza che viene praticata sulle persone più debole e fragili, i medici, data la loro volontà e capacità di mettersi a disposizione degli altri, delle persone malate o apparentemente malate è un atto di una violenza che ha un dato più grave delle altre violenze perché significa violentare persone che hanno dato la loro disponibilità a curare gli altri. Tanti i colleghi lasciati soli, lancio un appello affiché nessun medico donna sia lasciata da sola senza altre persone a difenderla. Chi aggredisce un medico aggredisce se stessoBisogna aumentare la sicurezza di chi lavora in una sorta di deserto istituzionale dove le persone sono sole. C’è bisogno della presenza delle forze di polizia e di far si che i sistemi di allarme non vengano disattivati come successo a Catania. L’ordine dei medici e i rappresentati istituzionali lavorino per aumentare la sicurezza“. 

In Italia ho lavorato in avamposti abbandonati, sono stato aggredito da soggetti con notevoli turbe psichiche e per questo non ho mai sporto denuncia. All’estero mi è capitato più volte di essere fermato da banditi. In una missione fui fermato 12 volte da banditi armati, gli Sciftà. Sono stato fortunatissimo perché videro che non avevo nessun valore con me se non dei farmaci. Mi fermarono con kalashnikov e armi in pugno. Altri colleghi non hanno avuto la stessa fortuna”.

 

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