Reggio Calabria, Forza Italia: “il caso dell’Atam è un’ulteriore dimostrazione dell’incapacità dell’amministrazione Falcomatà”

StrettoWeb

Per Forza Italia il caso dell’Atam di Reggio Calabria è un’ulteriore dimostrazione dell’incapacità di governare dell’amministrazione Falcomatà

palazzo san giorgio5Diceva Agata Cristhie, “un indizio è un indizio, due indizi, sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”. “Gli organi di stampa – dichiarano i Consiglieri Comunali di Forza Italia, Antonio Pizzimenti, Mary Caracciolo, Luigi Dattola e Giuseppe D’Ascoli – hanno ampiamente riportato che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha emesso, nei confronti del Sindaco Falcomatà e di alcuni componenti la prima Giunta Municipale, due avvisi di garanzia: il primo per abuso in atti d’ufficio e il secondo per falso ideologico in atto pubblico per avere assegnato, in modo temporaneo e gratuito, all’associazione “Sottoscala”, l’albergo “Miramare” di proprietà del Comune. Se a questi avvisi di garanzia aggiungiamo il misero dietrofront che il Sindaco Falcomatà ha dovuto fare dopo la nomina dell’Amministratore unico di Atam, poiché in contrasto con lo statuto, i tre indizi ci sono tutti e la prova pure. Tre indizi – proseguono – che mettono drammaticamente in evidenza il modo infantile, arrogante e disinvolto di interpretare leggi e regolamenti da parte dell’Amministrazione Comunale. Nonostante gli articoli 108 e 110 dello statuto vietano categoricamente a tutti coloro che si sono candidati alle elezioni politiche o amministrative nell’ultimo quinquennio di essere nominati ai vertici di Atam, l’avv. Basile, che nell’ultima tornata elettorale per le elezioni amministrative è stato candidato nelle liste del Pd con Falcomatà, è stato ugualmente nominato Amministratore unico di Atam. E’vero che la nomina ai vertici di Atam viene fatta dall’assemblea dei soci, ma non si può certamente dire che il Sindaco Falcomatà di questa nomina ne fosse all’oscuro poichè la questione assumerebbe una dimensione ancora più preoccupante. Un grande personaggio politico diceva che “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”, e il Sindaco Falcomatà, forse agendo con la consapevolezza della giustezza di questo aforisma, ha avallato la nomina ad Amministratore unico di Atam dell’avvocato Basile. L’interpretazione delle norme, da parte dei soloni della politica di Palazzo San Giorgio, è stata talmente fallace che è rimasta in piedi solamente qualche giorno, giusto il tempo di dare la possibilità a cittadini attenti, esponenti politici e addetti ai lavori, di scoprire l’arcano e provare, verso questa procedura, non indignazione, ma una pietosa commiserazione. Ecco dunque come gli indizi si trasformano inesorabilmente in prove schiaccianti e mettono in evidenza un modo del tutto allegro e spensierato di fare politica da parte del Sindaco Falcomatà. Poiché fino adesso, Sig. Sindaco, non si è dimostrato capace di gestire, affrontare e risolvere i problemi che attanagliano la città, la invitiamo a essere magari sospettoso rispetto ai suggerimenti che il nugolo del suo talentuoso e attento staff gli propone. Cerchi, Sig. Sindaco, di guardare la città non dall’alto della sua supponenza, ma dal basso, si immerga nei suoi problemi e probabilmente riuscirà a vederla in maniera diversa. Il futuro della città, Sig. Sindaco, si costruisce guardando avanti, individuando progetti e soluzioni concrete per affrontare e risolvere i suoi problemi complessivi, ma fino a quando la sua testa è rivolta nella direzione opposta rispetto al senso di marcia del suo corpo, questo non potrà mai accadere”, concludono i Consiglieri Comunali di Fora Italia.

 

 

 

Condividi