Klaus Davi: “sconforto per il silenzio intorno alla ‘ndrangheta”

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klaus davi“I miei? Terrorizzati. Ormai con mia madre sono un mentitore seriale: quando scendo in Calabria dico che vado altrove». Parla così del suo lavoro il giornalista e massmediologo Klaus Davi, ideatore e conduttore del programma “Gli Intoccabili” in onda su LaC, nonché autore di molti servizi per il programma di Rai Uno “Storie Vere”, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano il “Il Giornale” e disponibile anche online al link http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/intoccabili-ndrangheta-vista-klaus-davi-1320720.html, in cui descrive gli ultimi mesi trascorsi a raccontare la ‘ndrangheta in una terra difficile come la Calabria. E alla domanda: tentazione di lasciar perdere? risponde senza alcun dubbio: «Nemmeno un po’. Provo solo sconforto per il silenzio attorno alla ‘ndrangheta». «Non capiscono chi mi manda – spiega ancora Davi – Vado nei quartieri da loro dominati, a Vibo come a Milano, in piazza Prealpi, e li guardo in faccia». L’omertà? «C’è al Sud come al Nord, la paura della gente è tanta. Ma la popolazione calabrese umanamente ti aiuta». Nonostante le minacce e aggressioni ai suoi danni e a quelli della troupe di LaC mentre realizza reportage e interviste anche a personaggi scomodi, il giornalista prosegue per la sua strada cercando di fare luce su alcuni fatti di ‘ndrangheta. E proprio per le inchieste che ha realizzato in questi mesi per la Rai e per La C gli hanno permesso di ricevere importanti riconoscimenti come Muse 2016, Pacchero d’Argento 2016, del Premio Internazionale Antimafia Livatino – Saetta – Costa 2016 e prossimamente anche il premio Penisola Sorrentina.

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