Calabria, fondamentale il contributo di Marziale per la rianimazione pediatrica

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La rianimazione pediatrica nei tre HUB di Reggio, Catanzaro e Cosenza potrà contare di posti letti e personale qualificato grazie al lavoro del Centro Agape e di Antonio Marziale

Foto-MarzialeLa rianimazione pediatrica nei tre HUB di Reggio, Catanzaro e Cosenza potrà contare sin da subito di posti letto e di personale qualificato in servizio. Grazie all’azione svolta da Antonio Marziale Garante per l’infanzia un piccolo ma significativo passo è stato fatto per garantire il diritto alla salute dei bambini che vivono nella nostra regione. Il Presidente del Centro Comunitario Agape Mario Nasone, associazione fondata da don Italo Calabrò ed attivamente impegnata da decenni nella risposta al disagio minorile, si è incontrato con il Garante ringraziandolo per la concretezza con la quale  sta svolgendo  il suo servizio ed auspicando  che possa incidere nelle politiche sociali ed educative che la Regione dovrà sviluppare  nei prossimi anni per dare diritti ed opportunità ai minori della  Calabria.In particolare è stato proposto a Marziale di avviare un confronto ed una collaborazione  con le reti associative sorte in regione per la tutela dei minori come Crescere al Sud, campagna diritto al futuro, che sono sorte per rivendicare interventi mirati  di contrasto a quelle povertà materiali ed educative che colpiscono in calabria, secondo i dati forniti da Save The Children, circa 140.000 minori. Dati drammatici che danno alla calabria la maglia nera tra le regioni su povertà ed educazione dei minori. Una alleanza tra reti associative e ufficio del garante, pur con ruoli diversi, potrà sicuramente favorire un inserimento di questi temi nell’agenda politica regionale e nazionale. Marziale si è dichiarato disponibile ad incontrare a breve i referenti delle associazioni e coordinamenti per individuare obiettivi ed azioni condivisi ma anche per pensare e elaborare un vero e proprio Master plan sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in calabria, valorizzando tutto quel mondo del volontariato, dell’associazionismo cattolico e laico e della cooperazione sociale che ha garantito  in questi anni risposte e servizi ai bisogni materiali ed educativi dei minori calabresi.

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