‘Ndrangheta, i due latitanti scovati sottoterra: “vivevano come animali”

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de raho grandeIl procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, intervistato da RaiNews24 in relazione ai due latitanti arrestati oggi, afferma: “i due Giuseppe Ferraro e Giuseppe Crea sono stati catturati in un bunker nascosto tra alberi e cespugli, in una buca di cemento armato al di sotto del livello del calpestio, che fa pensare come spesso costoro vivano come animali, conducendo una vita di lontananza e freddezza“. “Nel covo c’erano circa 20 armi fra pistole, fucili mitragliatori, fucili a pompa e numerose munizioni. Come se dovessero sostenere una guerra e questo conferma la pericolosità di queste persone”. “Giuseppe Ferraro è un latitante da oltre 18 anni della ‘ndrangheta – prosegue – legato alla cosca Ferraro-Raccosta, è stato condannato all’ergastolo con sentenza definitiva per degli omicidi nell’ambito della faida di Oppido Mamertina degli anni ’90 e recentemente ha subito un’altra condanna sempre per omicidio. E’ un personaggio di grandissimo spessore criminale e altissima paricolosità. Giuseppe Crea invece faceva parte della cosca Crea, molto forte sull’aerea tirrenica, era latitante dal 2006. Sono soggetti che hanno controllato, condizionato e intimidito la zona: l’omertà è stata in gran parte sostenuta dalla loro presenza“.

 

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