Salina, presentata la nona edizione del Doc Fest. Da Nanni Moretti a Piero Pelù: il calendario degli eventi

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Si è tenuta questa mattina a Messina, la Conferenza Stampa di presentazione della 9° edizione del Salina Doc Fest

Nanni Moretti - Foto LaPresse
Nanni Moretti – Foto LaPresse

Nel Salone degli specchi di Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina, la direttrice artistica Giovanna Taviani, insieme alla Professoressa Alessia Cervini del DAMS di Messina, a Francesco Gulletta della Messina Film Commission e all’avv. Giuseppe Siracusano, presidente di “Salina Isola Verde, associazione albergatori ed operatori turistici dell’Isola di Salina”, ha presentato la rassegna del 2015. La nuova collaborazione con la Messina Film Commission ed il Dipartimento di Scienze cognitive della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università degli Studi di Messina ha portato finalmente l’importante festival nell’ambito territoriale “naturale”, cioè la Provincia di Messina.

1530399_385439598259660_705169500_nIl protagonista della serata d’apertura, fissata per mercoledì 16 settembre, sarà Nanni Moretti, con la proiezione di Mia madre. A 22 anni dal set di Caro Diario, il regista torna per la prima volta a Salina. Ad accoglierlo, l’isola senza cinema che ogni anno si trasforma nell”isola del grande cinema di realtà. Dal 16 al 20 settembre è previsto un ricco calendario d’eventi, sul tema “Conflitti e Periferie: la più scottante attualità di questi giorni vista attraverso lo sguardo del documentario narrativo”.

Tre anteprime italiane. Nove i film in concorso. Dal sogno kazako, che Andrea Segre chiude proprio con una citazione di Ecce Bombo (I sogni del lago salato), al fantasma visionario di Those Who Feel The Fire Burning (Morgan Knibbe), dall’Africa di Concerning Violence (Göran Olsson) a Gerba e a Parigi con Brule la mer (Maki Berchache, Nathalie Nambot), fin nel convento dei Rom in Belgio (Kosmos di Ruben Desiere) o nel campo zingaro di Tor De Cenci (Romeo e Giulietta di Massimo Coppola).Abbiamo scelto le opere pensando al pubblico”, dice Taviani, “non solo agli addetti ai lavori. È un viaggio ai bordi del mondo – tra Siria, Kazakistan, Angola,Parigi, Auschwitz, Roma, Bruxelles che ha tutta la forza del grande cinema.”

salinadocfestI film, selezionati dalla direzione con la consulenza di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (EWA-European Women’s Audiovisual Network), e con la collaborazione di Sandro Nardi, sono stati proposti a una giuria allargata e de-localizzata composta da critici e giornalisti che voterà online il vincitore del Premio Tasca d’Almerita, al miglior documentario in concorso. Al film più votato dal pubblico di salina andrà il Premio Signum.

Si parlerà di Conflitti e Periferie anche con Ascanio Celestini, che il 18 settembre riceve il Premio Ravesi Dal Testo allo Schermo, e con tutti gli ospiti del festival: Giovanni Maria Bellu, Curzio Maltese, Federico Rampini, i registi Agostino Ferrente e Stefano Savona, l’attrice palestinese Tasneem Fared e i musicisti della maratona finale al faro di Lingua, con la consegna del “Premio Clandestino SDF 2015”: Lorenzo Fragola, Mario Incudine, Sarah Jane Morris, I Kalvi, Le Malmaritate, Piero Pelù, Raf e altre sorprese.

SalinaDocFest aderisce, inoltre, all’iniziativa Posto Occupato, la campagna contro la violenza sulle donne che è nata in provincia di Messina e si è diffusa in tutto il mondo: dalla periferia al centro. Il posto occupato è dedicato a Omayma Benghaloum (34 anni, tunisina) mediatrice culturale presso l’ufficio immigrazione di Messina. Uccisa il 4 settembre da un marito che non capiva le sue scelte.

Il festival ha il patrocinio dell’Associazione Carta di Roma, fondata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) per promuovere un’informazione corretta sui temi dell’immigrazione.

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