Messina, basta Tendopoli: Barbera riporta l’attenzione sulle condizioni dei migranti

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L’esponente circoscrizionale chiede di lasciar perdere le quisquilie di Piazza Pugliatti e dedicarsi al vero problema insoluto delle tende in città: quello del PalaNebiolo

Foto tratta dai social network
Foto tratta dai social network

Nei giorni passati si è discusso con livore della questione del decoro urbano sollevata da una tenda piantata in un’aiuola del centro città. Maggiore scandalo dovrebbero invece destare le 32 tende piantate da ormai 2 anni nel selciato del campo da baseball del PalaNebiolo che possono ospitare fino a 256 persone alla volta e che, solo nel 2014, hanno visto l’avvicendarsi di 9mila persone, uomini, donne e minori”. Inizia così la nota di Paolo Barbera, consigliere della V° Circoscrizione, determinato a richiamare l’attenzione sui migranti sbarcati sull’isola. L’esponente di quartiere evidenzia come una soluzione transitoria sia diventata definitiva, con buona pace delle precarie condizioni di accoglienza offerte solto il profilo dell’igiene, del decoro e della vivibilità. “Dobbiamo riuscire a superare l’inquadramento della questione migratoria’ nell’ambito dell’emergenzialità e passare dalla forma campo – ovvero dalla concentrazione di centinaia di persone in strutture uniche e precarie – all’accoglienza diffusa, radicandola nei centri abitati in modo capillare. Questo cambio di passo consentirebbe in primis di creare condizioni di accoglienza dignitose e rispettose dei diritti umani, in secondo luogo faciliterebbe il processo di integrazione e coesione sociale e, infine, porrebbe un argine alle speculazioni dei gruppi di interesse che si stanno arricchendo approfittando dei grandi numeri e delle logiche emergenziali” osserva Barbera tentando di rilanciare un dibattito sul tema.

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