A Rosarno “Mestieri Legali”: un parco fluviale in un bene confiscato alla ‘ndrangheta [FOTO]

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Rosarno avrà un nuovo parco fluviale in un bene confiscato alla ndrangheta. “Mestieri Legali – Comunitas della Biodiversità” è stato presentato oggi presso la sala conferenze del Comune di Rosarno

MESTIERILEGALI-PLATEA-2Rosarno avrà un nuovo parco fluviale in un bene confiscato alla ndrangheta. “Mestieri Legali – Comunitas della Biodiversità” è stato presentato oggi, 8 giugno 2015, presso la sala conferenze del Comune di Rosarno. Un progetto, sostenuto da Fondazione con il Sud, promosso dal Consorzio “Terre del Sole” assieme alla partnership istituzionale dei comuni di Rosarno e Laureana di Borrello, nonché dall’Arci, dall’Associazione Omnia, Legambiente, Cooperativa Alba e Futurgreen. L’incontro, moderato dal direttore del Consorzio “Terre del Sole”, Giuseppe Carrozza, ha visto l’intervento del Sindaco di Laureana di Borrello, Paolo Alvaro, ed il Comandate dei Vigili Urbani di Rosarno, Raffaele Naso, in rappresentanza del comune pianigiano. Al tavolo di presidenza erano seduti anche Nuccio Quattrone, presidente del Consorzio “Terre del Sole”, Giulia Serranò, responsabile Centro di Prossimità di Rosarno, Alessio Magro del circolo Arci di Reggio Calabria, Maria Caterina Gattuso del circolo Legambiente di Reggio Calabria, Boubker El Hafiana , presidente dell’Associazione Omnia. In sala erano presenti ed hanno partecipato al dibattito, la dirigente scolastico dell’Istituto “R. Piria” di Rosarno, Mariarosaria Russo, l’ex assessore alla Legalità del Comune di Rosarno, Francesco Bonelli, e Alessandro Cobianchi, MESTIERILEGALI-TAVOLO-da sx-Magro-Quattrone-Naso-Gattuso-Carrozza-ElHafian-Serranò-Alvarocoordinatore nazionale della Carovana Antimafia. « Siamo contenti perché abbiamo rispettato gli impegni presi – spiega Nuccio Quattrone, presidente del Consorzio “Terre del Sole” – i beni confiscati, infatti, vanno esclusivamente utilizzati con finalità sociali. Non dobbiamo dare adito a nessuna polemica di sorta; visti gli ultimi risvolti delle cronache nazionali, ma dirò di più: chiediamo trasparenza perché abituati a lavorare ». È toccato poi a Giulia Serranò illustrare le fasi e la vision del progetto: « un gruppo di sognatori che coralmente hanno scommesso in qualcosa che non c’era per far focalizzare Rosarno sotto una nuova luce: i lavoratori immigrati, perciò, passano da anello debole della società a vere risorse umane per la comunità ». « Come dare un futuro a chi è arrivato qui? – così ha interrogato la platea, Alessio Magro – questo progetto con l’attenzione ai beni confiscati ed agli immigrati rappresenta la perfetta chiusura del cerchio ». Boubker El Hafian , presidente dell’Associazione Omnia, ha spiegato come « dal 2007 siamo a Rosarno e vogliamo dare il nostro contributo al territorio rosarnese ». Ha parlato di ricchezza, Maria Caterina Gattuso di Legambiente, « “Mestieri Legali” è un progetto portatore di grande entusiasmo, stiamo parlando di un laboratorio naturalistico e di un uso sostenibile del territorio ». Il direttore del Consorzio “Terre del Sole”, stimolando il dibattito ha snocciolato qualche dato: « poco più di due ettari a disposizione, 350 mila euro da Fondazione per il Sud; e poi da luglio al via i campi lavoro, il primo quello di un gruppo scout di Forlì, un’esperienza in prosecuzione con quella della Placanica Factory che dal 2006 vive una realtà simile in un bene confiscato sul territorio di Melito Porto Salvo ». A concludere i lavoriMESTIERILEGALI-BeneConfiscato, dinnanzi a tanti giovani di tutta Europa della Carovana Antimafia sono stati il sindaco di Laureana di Borrello ed il rappresentante del Comune di Rosarno. Paolo Alvaro, primo cittadino di Laureana, ha parlato di « un nuovo percorso antropologico per dare dignità alla dimensione dei lavoratori immigrati ». La conclusione è toccata a Raffaele Naso, funzionario del comune di Rosarno, vista le ultime vicissitudini politiche dell’Amministrazione Tripodi che ha fortemente sostenuto il progetto. Naso, portando i saluti del neo-commissario prefettizio, Filippo Romano, ha dichiarato che « Rosarno non è un paese di frontiera, ma è da sempre aperto alle necessità ed alle urgenze del territorio. Pochi delinquenti hanno leso l’immagine del paese, ma con questo progetto ci metteremo la faccia da cittadini e da funzionari della cosa pubblica ».

 

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