Messina, fecero confusione fra le sacche del sangue e il paziente morì

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Il caso di malasanità al Papardo di Messina. Ha patteggiato l’infermiera responsabile

ospedale papardo messinaUn patteggiamento, due rinvii a giudizio ed un proscioglimento: sono queste le misure stabilite dal gup, Maria Teresa Arena, in merito alla morte di Camillo Miceli. Questi, nel settembre del 2012, venne ricoverato nel reparto Ortopedia dell’Ospedale Papardo. Dopo un intervento chirurgico si rese necessaria una trasfusione, ma un errore nelle sacche sanguigne procurò il malore e poi la morte del paziente 69enne. Immediata scattò la reazione dei familiari, i quali si rivolsero all’autorità giudiziaria per far luce su quanto avvenuto. Così, nella giornata di ieri, l’infermiera Maria Emanuela Civiletti ha patteggiato un anno ed otto mesi. Prosciolto, invece, l’ex direttore sanitario dell’azienda, Eugenio Ceratti. Per Massimo Calamoneri e Giulio Gitto, rispettivamente primario di ortopedia e medico di turno al momento dell’errore, si procederà invece con l’accusa di omicidio colposo.

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