Marsala (TP): sindaco sospeso, il commento di Vittorio Sgarbi

StrettoWeb

vittorio-sgarbiVittorio Sgarbi commenta la sospensione dalla carica – decisa dal Prefetto di Trapani in ottemperanza alla cosiddetta «Legge Severino» – del sindaco di Marsala Giulia Adamo.

Pochi giorni fa la Corte d’Appello di Palermo l’ha condannata, per fatti risalenti al 2005 (quando era Presidente della Provincia Regionale di Trapani), a due anni e dieci mesi, più l’interdizione dai pubblici uffici, per il reato di tentata concussione: secondo la procura di Marsala, avrebbe indotto il dirigente del settore Affari sociali della Provincia a non versare i finanziamenti necessari al convitto per audiofonolesi di Marsala, fino a quando non fosse stato sostituito il rettore dell’ente con una persona a lei gradita:

«In un’isola umiliata dallo Stato – osserva Sgarbi – con prefetti che commissariano istituzioni, sospendendo la democrazia, una legge assurda ha imposto la sospensione grottesca e ridicola – utile solo a foraggiare altri Commissari in ruolo di prefetti –  del sindaco di Marsala, certamente innocente, scambiando, ancora una volta, una determinazione libera sul piano amministrativo, con la concussione, reato che ha colpito, non esistendo, anche Silvio Berlusconi, ridicolizzando la magistratura. 

Non sarà mai restituito a Giulia Adamo l’onore che merita, con uno Stato che compie i crimini contro chi non li ha compiuti. Ma l’elemento incostituzionale e paradossale della legge – conclude Sgarbi – è la contraddizione con il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, sancito dalla stessa Costituzione. Quando Giulia Adamo sarà assolta, il misfatto della legge sarà evidente e compiuto.”

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