Immigrazione, senza sosta gli sbarchi in Sicilia

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Immigrazione: a Salerno nave Etna con oltre 2mila profughiContinuano senza sosta le attività di soccorso da parte delle unità della Marina Militare impegnate nel dispositivo aeronavale Mare Nostrum. Ieri – precisa la stessa Marina Militare – cinque interventi di salvataggio hanno portato al recupero di 749 migranti tra cui 100 donne, 61 minori ed un neonato.

Una nave con a bordo oltre 100 migranti è in arrivo a Palermo. Il sistema di accoglienza è già stato attivato, con la Prefettura e la Capitaneria all’opera cosi come la Protezione civile e la Croce Rossa. Gli extracomunitari – tra cui 8 donne – raggiungeranno Palermo a bordo del mercantile Sea Phoenix. Verranno accolti dal personale della Caritas che li ospiterà nei propri centri. Sul molo saranno presenti anche i medici dell’Asp per le prime visite.

Nel pomeriggio a Messina attraccheraà una nave con circa 400 migranti. Per organizzare l’accoglienza dei profughi, ieri, in prefettura è stata fatta una riunione a cui hanno partecipato rappresentanti del Comune, della Capitaneria di Porto, della Marina Militare, della Croce Rossa, della Protezione Civile e dell’Asp. I migranti saranno ospitati nella scuola media “G. Pascoli”. Il vettovagliamento e le altre attività di assistenza saranno garantiti dalla CRI

Soccorsi da una nave petroliera battente bandiera di Singapore, che li ha recuperati su due gommoni a 45 miglia a nord della Libia, sono sbarcati a Pozzallo 203 nigeriani, tra i quali due donne. I due centri di accoglienza in provincia di Ragusa, Pozzallo e Comiso, sono pieni ed è probabile che i nuovi arrivati verranno trasferiti in pullman verso altri centri siciliani.

Intanto quattro ponti aerei hanno permesso di trasferire 368 immigrati dal centro d’accoglienza di Lampedusa (Ag) a Vicenza, Verona, Venezia, Reggio Emilia, Rimini, Forlì e Rovigo. Nella struttura di contrada Imbriacola rimangono 640 persone. Migliorano, intanto, le condizioni di salute di uno dei due immigrati intossicati da monossido di carbonio durante il viaggio nel Canale di Sicilia: l’uomo è stato tirato fuori dalla stiva di un peschereccio dove erano già morti 18 suoi compagni. L’immigrato dopo essere stato sottoposto a trattamento di camera iperbarica al Policlinico di Palermo è stato trasferito al Civico dove si trova anche l’altro profugo intossicato.

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