Reggio, procedono rapidamente i lavori per la prima pista ciclabile della città [FOTO]

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StrettoWeb

01Otto chilometri di pista ciclabile.  Un circuito che collegherà la Stazione Lido alla “Capannina”, “costeggiando lo Stretto e offrendo un panorama paesaggistico da favola, ad altissima attrazione turistica”. Un sogno per alcuni. Un’esigenza richiesta a gran voce dalla cittadinanza. Una realtà, a breve. Procedono a passo veloce i lavori (iniziati a maggio, 7 mesi fa – qui le foto) per la prima pista ciclabile della città di Reggio Calabria che, con ritardo, si doterà di un percorso su due ruote caratteristico e innovativo.

Il circuito cittadino, finanziato con fondi P.I.S.U. (Programma Integrato Sviluppo Urbano) con un importo di due milioni di euro, era stato approvato dalla Giunta Municipale guidata dall’ex sindaco Demetrio Arena.

02Il progetto, per come presentato nel 2012, prevede un primo tratto compreso tra la stazione Lido e il torrente Calopinace che si snoda lungo la fascia costiera per poi innestarsi  lungo la viabilità del tessuto urbano esistente della città nel tratto compreso tra la foce del torrente Calopinace (via Barlaam, via sott’argine del Calopinace), il Largo Botteghelle sul viale Calabria continuando lungo la via Padova fino alla Capannina e poi innestarsi sulla costruenda litoranea sud che si sviluppa lungo la costa per ricongiungersi alla foce del torrente Calopinace.

Ad oggi l’avanzamento dei lavori (vedi foto) è chiaro, e la fiducia di un finale immediato e positivo cresce, così come cresce la speranza di cancellare lo zero nella casella che caratterizzava Reggio nelle specifiche classifiche nazionali.

05L’obiettivo del progetto è ambientale, certamente, ma è anche quello di promuovere percorsi alternativi al trasporto automobilistico. Il sistema progettato, infatti, “permette una mobilità alternativa per i cittadini, ma anche un momento di vivibilità per i turisti considerando l’incantevole paesaggio in cui si snoda gran parte de futuro circuito ciclabile” spiegava l’ex giunta nella conferenza stampa di presentazione.

Nel punto di partenza e di arrivo del circuito – una volta attivo – sarà anche possibile affittare le bici, mentre lungo il percorso saranno create delle aree di sosta. Da evidenziare anche l’utilizzo del cordolo Biker che consente a questa pista ciclabile di avere uno straordinario primato italiano ecologico, con una quantità di gomma riciclata utilizzata per tutta l’opera di ben 181.170 kg.

Politicamente, dunque, la realizzazione della pista ciclabile è destinata ad essere uno dei marchi più importanti lasciati in eredità alla città da quell’amministrazione sciolta per contiguità mafiosa dal Governo Monti.

E tralasciando i colori politici, che in un progetto i questo tipo non hanno senso di esistere visto i benefici per tutta la collettività, è evidente come la conclusione della pista ciclabile, la prima per la città di Reggio Calabria, vada a collimare con quelle istanze provenienti dal territorio con i cittadini sempre più attenti alle tematiche ambientali, alla sicurezza stradale e al dissesto idrogeologico.  Esigenze sempre più stringenti che i cittadini chiedono alla classe dirigente, che sia essa politica o burocratica, in un momento storico in cui le finanze pubbliche sono in crisi di “ossigeno” e ma i bisogni aumentano: ed ecco che anche il rispetto del territorio e dell’ambiente e la valorizzazione del potenziale turistico oggi più che mai assurgono a priorità.

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